La Lega Anti Vivisezione ha trovato un luogo sicuro per l’orsa coinvolta nel caso Andrea Papi,la quale rischia purtroppo l’abbattimento. A quanto pare vi è un rifugio disposto ad accogliere JJ4 immediatamente, evitandole così la morte certa.
Oltre ad aver trovato un ipotetico luogo sicuro per l’orsa, la Lav ha anche lanciato un appello all’amministrazione del Trentino per far si che si attivi per garantire una convivenza pacifica tra umani e animali.
L’appello della Lav per salvare l’orsa coinvolta nel caso Andrea Papi
Continuano le polemiche sul caso Andrea Papi.
Polemiche incentrate soprattutto sulla questione dell’abbattimento dell’orsa JJ4, che lo scorso 5 aprile ha ucciso il giovane nei boschi di Val di Sole.
A quanto pare però, la Lega Anti Vivisezione ha trovato un luogo sicuro in cui può essere trasferita JJ4, evitandole così l’abbattimento.
La richiesta è già stata formalizzata ufficialmente attraverso una lettera inviata al presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.
La Lav, all’interno dello scritto, ha chiesto espressamente la sospensione immediata della procedura di abbattimento dell’animale. Mettendosi inoltre a totale disposizione per il trasferimento di JJ4 all’interno del rifugio.
Fugatti, con il consenso dell’ISPRA, ha già firmato l’ordinanza per l’uccisione dell’animale. In ogni caso con la soluzione proposta dalla Lega Anti Vivisezione l’orsa potrebbe continuare a vivere serenamente e in sicurezza all’interno del suo habitat naturale.
Lo scontro tra politica e animalisti rispetto alle sorti dell’orsa
Dopo la tragica morte di Andrea Papi, il 26enne trovato senza vita nei boschi di Val di Sole, ucciso dall’orsa JJ4, è iniziata una grande polemica tra politica e animalisti rispetto alle sorti dell’animale.
Infatti, Maurizio Fugatti, presidente della provincia autonoma di Trento, con il sostegno di gran parte della classe politica-istituzionale, ha firmato un’ordinanza che prevede l’abbattimento dell’animale.
Questa decisione ha indignato diversi movimenti animalisti e gran parte della popolazione. Questo perché appare assurdo porre sul banco degli imputatati un animale selvatico.
Soprattutto perché l’orsa JJ4 ha, in primo luogo, agito sulla base di istinti naturali e in secondo luogo, non è detto che le gravi ferite riscontrate sul corpo dell’uomo ne abbiano cagionato la morte.
Infatti a tal proposito, la Lav ha richiesto il coinvolgimento del Centro di referenza nazionale del Ministero della Salute per la medicina forense veterinaria. Questo per cercare di far chiarezza, in modo specifico, sull’accaduto.
Inoltre, la Lega Anti Vivisezione ha deciso di presentare un ricorso al TAR per impedire l’abbattimento dell’animale. Facendo in modo che la stessa amministrazione locale si muova per garantire, una volta per tutte, la convivenza pacifica tra uomo e animale all’interno del territorio.
“Questo può essere riassunto in formazione e informazione a popolazione residente e turisti, efficace gestione dei rifiuti, vietare l’accesso ad alcune aree in determinati periodi dell’anno esattamente come accade in altri Paesi dove vivono gli orsi”.
Ha scritto la Lav all’interno del comunicato. Aggiungendo inoltre che è necessario attivare sistemi di monitoraggio per i plantigradi che sono tornati a vivere in Trentino, su richiesta della stessa amministrazione.