Carlotta Benusiglio è stata trovata morta il 31 maggio 2016, in questi giorni è arrivata la condanna a 6 anni per l’ex fidanzato.
L’accusa aveva chiesto 30 anni per omicidio volontario.
La morte di Carlotta Benusiglio
Carlotta era una ragazza allegra e vivace con la passione per la moda. La stilista è stata ritrovata morta appesa a un albero del parco di Piazza Napoli, a Milano.
L’immagine della donna appesa all’albero con la sua sciarpa avvolta intorno al collo era davvero uno spettacolo orribile e l’unico imputato per questo crimine era l’ex fidanzato Marco Venturi.
In realtà l’accusa aveva chiesto 30 anni per omicidio volontario, ma con rito abbreviato, l’uomo è stato condannato a 6 anni di carcere per lesioni e stalking.
La gup Raffaella Mascarino ha riformulato le accuse a carico di Venturi, incolpandolo per maltrattamenti e lesioni nei confronti della stilista.
Marco Venturi non ha materialmente commesso l’omicidio di Carlotta Benusiglio, tuttavia la sua condotta ha portato la donna al gesto estremo, infatti l’uomo la tormentava con maltrattamenti ed episodi gravi di stalking, anche la sera in cui Carlotta è stata trovata morta appesa ad un ramo con la sua sciarpa.
Il crimine è quello di omicidio volontario in morte come conseguenza di altro reato. Carlotta si è tolta la vita impiccandosi perché era stanca dei comportamenti dell’ex compagno 45enne che la tormentava in diversi modi perché non accettava la fine della loro relazione.
Gli avvocati della famiglia, Gianluigi Tizzoni e Pier Paolo Pieragostini, confermano la responsabilità di Venturi, che seppure non ha ucciso la stilista, l’ha vessata per molto tempo con diversi maltrattamenti.
Il giudice ha previsto anche un risarcimento danni alla famiglia.
I commenti della famiglia
Carlotta Benusiglio aveva 37 anni e tanta passione per il suo lavoro e anche se la condanna si è notevolmente ridotta passando da 30 anni a 6 anni, la sorella Giorgia si ritiene soddisfatta perché finalmente Carlotta ha ottenuto giustizia.
La ragazza commenta la sentenza dichiarandosi felice di aver ridato la giusta dignità alla sorella e anche la madre è soddisfatta perché finalmente giustizia è stata fatta.
Giorgia continua dichiarandosi amareggiata per una pena ridotta a Marco Venturi, ma è anche contenta che la colpa della morte di Carlotta Benusiglio sia ricaduta sull’uomo, dal momento che la maltrattava ripetutamente.
Il giudice ha stabilito, oltre alla pena ridotta di un terzo rispetto a quella richiesta, anche un risarcimento danni a titolo provvisionale, di 200mila euro alla madre a di 100mila euro alla sorella della vittima.