Caso Cospito: la Cassazione ha deciso di anticipare l’udienza che si terrà il giorno 7 marzo 2023, anziché il 20 aprile.
Anticipata di un mese e mezzo l’udienza in Cassazione per Alfredo Cospito. L’anarchico, infatti, che attualmente si trova al regime del 41 bis, dovrà presentarsi in aula il 7 marzo, anziché a maggio. Attualmente, l’uomo porta avanti lo sciopero della fame, a causa del quale è svenuto facendosi male. La dottoressa Angelica Milia, che segue il detenuto, ha spiegato che le sue condizioni di salute sono in “lento peggioramento” e che, per questo, non sarebbe riuscito ad arrivare al 20 aprile, data inizialmente stabilita per l’udienza.
Anticipata di un mese e mezzo dalla Cassazione l’udienza per Alfredo Cospito. L’avvocato difensore dell’uomo, Flavio Rossi Albertini, ha depositato, in precedenza, un’istanza in cui ha fatto presente ai Supremi giudici quali fossero le condizioni di salute del proprio assistito, per il quale si era, in precedenza, stabilita al 20 aprile la data della nuova udienza.
L’anarchico, che da tre mesi, porta avanti uno sciopero della fame, ha avuto un malore che lo ha portato allo svenimento. A causa della caduta, si è ferito. Al momento è detenuto nel carcere di Sassari al 41 bis.
L’uomo si è opposto alla decisione del Tribunale di Sorveglianza di Roma per quel che concerne l’attuazione del carcere duro per quattro anni. Per questo motivo, ha inoltrato un reclamo.
La richiesta è scaturita anche in base al parere medico della dottoressa Angelica Milia, la quale ha spiegato che entro il 20 aprile Cospito, a cui fa regolarmente visita, sarebbe morto.
La dottoressa Angelica Milia, inoltre, parla della di salute di Alfredo Cospito, il quale versa in condizioni seriamente preoccupanti. Secondo quanto dichiarato dal medico, infatti, le sue condizioni sarebbero “in lento peggioramento“, anche se non è da considerarsi affatto fuori pericolo di vita.
L’uomo, infatti, “ha sempre freddo” e indossa più maglie e pantaloni per cercare di riscaldarsi. Non riesce ad uscire e a camminare, pertanto si sposta con l’ausilio della sedia a rotelle, a causa della debolezza che caratterizza il suo organismo, visto che è in sciopero della fame da ormai novanta giorni.
Inoltre, è sbattuto la faccia in doccia, rompendosi il naso, perdendo molto sangue. Al pronto soccorso, la frattura scomposta che è derivata dall’incidente è stata rimessa al posto dai medici che lo hanno assistito.
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