E’ stata ascoltata nella giornata odierna la giovane che ha accusato di violenze Leonardo La Russa: le chat con l’amica dopo il risveglio: “Amo, Mi sono svegliata da La Russa, non ricordo nulla”.
I titolari del fascicolo hanno ascoltato nella giornata di oggi la denunciante. Intanto emergono nuovi dettagli tramite la corrispondenza di messaggi tra la giovane e l’amica che era presente nel club milanese la notte del 18 maggio scorso. Il puzzle del caso che ha coinvolto Leonardo La Russa inizia a prendere forma, tra testimonianze e identificazioni, prove e ricostruzioni di quegli attimi.
Inizia a prendere forma il puzzle del caso che ha coinvolto Leonardo La Russa, accusato di violenza sessuale da una ragazza di 22 anni. I fatti, secondo la denuncia della giovane, risalgono allo scorso 18 maggio quando dopo una serata in discoteca (l’Apophis di Milano in piazza Duomo) la 22enne si era risvegliata a sua insaputa nel letto insieme al figlio del presidente del Senato.
La denuncia è stata presentata lo scorso 29 giugno, dopo poco più di un mese dai fatti. In queste ore diversi sono stati i commenti, sia di alcuni diretti interessati come lo stesso senatore La Russa che del padre della ragazza, o degli avvocati del 19enne e della 22enne, alcuni che hanno generato anche il caos.
Momenti drammatici quelli che seguiranno per la giovane, che ha trovato la forza di denunciare probabilmente con la consapevolezza di finire in un enorme polverone mediatico. La vicenda è stata trattata in lungo e in largo oltre che dalla stampa anche dalla politica, infatti, con la segretaria del Pd Elly Schelin che ha subito denunciato fermamente le parole di Ignazio La Russa (intervenuto al Corriere della Sera con toni a detta della leader del partito “disgustosi”). Ma anche della ministra della Famiglia Eugenia Maria Roccella intervenuta in difesa del senatore, contestata dal pubblico. Poi un articolo di Filippo Facci ha scatenato l’ira di un altro dem, Sandro Ruotolo, che ha chiesto la cancellazione del suo programma ancora prima di vedere la luce il prossimo autunno in Rai.
Ma in questo momento è la giovane a dovere inghiottire il boccone più amaro, e ritornare su quella serata per lei drammatica indipendentemente da come poi la giustizia si esprimerà sul caso. Nella giornata di oggi infatti i pm titolari del fascicoli hanno ascoltato la 22enne in Procura, insieme alla sostituta Rosaria Stagnaro e l’aggiunta Letizia Mannella, insieme al capo della squadra mobile milanese Marco Calì. Vista la complessità del caso, fondamentale sarà la ricostruzione tramite i testimoni che quella sera hanno passato la serata in discoteca con i due ragazzi e che sono poi anche arrivati a casa La Russa in zona Buenos Aires.
La giovane avrebbe raccontato anche di avere avuto un brevissimo colloquio con lo stesso Ignazio La Russa che si trovava in casa la mattina dopo, che per questo – come annunciato dal legale Benvenuto – potrebbe essere ascoltato come testimone della vicenda.
Uno dei testimoni è anche un dj, che è stato identificato dalle forze dell’ordine in queste ore e che pare si trovasse a casa di Leonardo la sera del 18 maggio, dopo la discoteca. Secondo il racconto della presunta vittima, pare sia stato lo stesso Leonardo a dirle che anche il dj avrebbe avuto un rapporto sessuale con lei, a detta della giovane completamente a sua insaputa. Un dettaglio che inquieta, e sul quale verrà sicuramente sentito dj Nico (questo il nome dell’amico).
Ma un’altra testimone fondamentale è anche l’amica della presunta vittima. Sì, perché la 22enne non era sola quella sera. Insieme a lei una cara amica, che ha vissuto tutta la serata in discoteca al fianco di Leonardo e della giovane. Una serata piena di dettagli, che adesso iniziano ad emergere tramite le chat che sono state pubblicate in queste ore.
A riportarle è stato il Corriere della Sera, in un recente articolo di Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella. I giornalisti hanno citato l’atto di querela presentato il 29 giugno dall’avvocato Stefano Benvenuto, che difende la ragazza.
Dalla corrispondenza trapelata dalle colonne del Corriere, iniziano ad emergere dettagli di quella serata all’Apophis, dello scorso 18 maggio, dove la ragazza denunciante si era recata insieme a un’amica prima di incontrare sul posto Leonardo. I due si conoscevano, erano stati compagni a scuola. Nelle chat risalenti alla mattina del 19 maggio, la giovane scrive all’amica di non ricordare niente dopo dei drink. L’amica conferma, che prima di bere fosse “normale”: “Mi sto prendendo male, ma davvero, troppo. Cosa è successo? Amo mi sono svegliata qui da lui e non ricordo nulla. Aiuto” scrive la 22enne, mentre Leonardo è fuori dalla stanza della casa dei genitori. Lei è nel suo letto senza vestiti, e si confronta con l’amica, ancora: “Amo mi sono risvegliata da La Russa, ma che problemi ho (…) o mi hanno drogata. Non ricordo bene, non va bene faccio troppi casini“. Continua nei messaggi all’amica nel tentativo di ricordare cosa sia successo: “Non sono normale, raccontami di ieri”.
L’amica chiede se i due abbiano avuto un rapporto, poi le dice di scappare: “Scappa, va’ via subito”. L’interlocutrice racconta di aver visto l’amica perdere il controllo dopo i drink offerti da La Russa: “Avevamo fatto delle strisce ma non è non è quello che ti ha fatto diventare strana”. Secondo l’amica, da quanto emerso dalle chat, non sarebbe stata la striscia ad averle fatto perdere il controllo. La giovane dice di aver tentato anche di portarla via dal locale, poi intorno alle 3 ha chiamato un taxi chiedendo alla 22enne di tornare con lei: “Ma mi dicevi di voler stare con lui”. “Amo, mi ha drogata, per forza – e ancora si legge – l’abbiamo fatto, da come dice, ma non mi ricordo nulla“.
La 22enne racconta all’amica di ricordare tutto fino ad un certo punto, poi l’amica scrive: “Spero lo denunci“. Lì un attimo di titubanza: “Denuncio… come?”. La giovane dice di essere terrorizzata, ripete spesso di volere andare via, infine racconta all’amica di essere andata con la madre in ospedale.
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