Oggi, 25 maggio, si celebra la giornata internazionale dei bambini scomparsi. Ed è proprio ad una bambina scomparsa che voglio dedicare il mio editoriale. Sono trascorsi oltre sedici anni da quando Madeleine McCann, una bambina inglese di tre anni, scomparve nel maggio 2007 durante una vacanza con la sua famiglia in Portogallo.
Il caso ha attirato fin da subito l’attenzione di tutto il mondo e ha generato un’ampia copertura mediatica. Ma nonostante gli sforzi delle autorità investigative e delle organizzazioni di soccorso, il destino di Madeleine McCann è rimasto un cold case. Almeno, fino agli ultimi tre giorni.
Nelle ultime ore, infatti, la bambina è tornata ad essere cercata senza sosta nei pressi della diga artificiale di Arade, nella regione portoghese dell’Algarve. A circa una trentina di km da Praia de Luz, dove Maddie alloggiava con i suoi genitori. A lavoro ci sono sommozzatori e cani molecolari con l’obiettivo di rinvenire il pigiama rosa con Winnie the Pooh, o quel che resta, della piccola Maddie.
“Se siamo qui, è perché abbiamo un buon motivo. Ma nessuna confessione di Cristian Brückner”. Queste le parole spese dal procuratore Christian Wolters. Ma chi è l’uomo a cui si riferisce? Cristian Brückner, oggi quarantacinque anni, si trova in carcere in Germania per aver violentato una donna di settantadue anni proprio nella regione dell’Algarve.
Chi era Maddie MCcann?
La sera del 3 maggio 2007, i genitori di Madeleine McCann, Kate e Gerry McCann, erano in vacanza con i loro tre figli nel resort Ocean Club nella località di Praia da Luz, nel sud del Portogallo. Quella sera avevano deciso di cenare da soli. Così, mentre gli stessi si erano recati in un ristorante vicino al resort, Madeleine e i suoi fratelli gemelli di due anni vennero lasciati da soli nell’appartamento dove alloggiavano. Ma quando Kate McCann tornò nella loro stanza per controllare i bambini intorno alle 22:00, si rese conto che Madeleine non dormiva più nel suo letto. E la finestra dell’appartamento era spalancata.
Le ricerche iniziali
Le forze di polizia portoghesi furono subito allertate e venne attivato immediatamente il protocollo per la ricerca dei bambini scomparsi. Persino tutto il personale, composto da oltre sessanta persone, si mise in moto per ritrovare la piccola. Ma di lei nessuna traccia. Come se si fosse dissolta nel nulla.
Le prime fasi dell’indagine furono oggetto di critiche per presunte irregolarità e mancanza di coordinamento tra le autorità portoghesi e quelle britanniche. Inoltre, l’attenzione mediatica intensa che circondò il caso portò a una serie di speculazioni e teorie da parte dei media. Teorie che ebbero come unico risultato quello di veicolare le indagini verso una pista totalmente infondata.
L’accusa a Kate e Gerry McCann
Inizialmente, la polizia portoghese focalizzò la propria attenzione sui genitori di Madeleine, sospettando un coinvolgimento nella scomparsa della figlia. Dopo cinque mesi dal rapimento, infatti, ai coniugi McCann venne notificato lo status di arguido, “sospettato formale”. Kate e Gerry McCann furono scagionati da ogni accusa solamente il 21 agosto 2008. Un’altra ferita non rimarginabile in un dolore così grande. Durante l’attività investigativa, sono emersi vari indizi, tra cui segnalazioni di possibili avvistamenti di Madeleine in diversi Paesi, ma nessuno di questi avvistamenti è stato confermato. Un vicolo senza uscita.
La testimonianza di Jane Tanner
Jane Tanner, in vacanza con i coniugi McCcan, raccontò di aver visto, la sera del 3 maggio 2007, un uomo allontanarsi con una bambina in braccio. Questo, quarantacinque minuti prima che venisse dato l’allarme. Non è però mai stato chiarito chi fosse quell’uomo.
La svolta investigativa
Dopo oltre un decennio di indagini, nel corso del 2020 è emersa una svolta significativa. Al centro dell’investigazione è finito un pedofilo e criminale tedesco di nome Christian Brückner. Come si è arrivati a lui e perché?
Cristian Brückner si trovava a Praia da Luz
Innanzitutto, le autorità hanno scoperto che Brückner, il 3maggio 2007, si trovava a Praia da Luz, la località in Portogallo dove Maddie è scomparsa. La sua presenza nella zona è stata confermata da testimoni e da registrazioni telefoniche. In quel periodo l’uomo viveva in un camper proprio ad Algarve.
Il furgone bianco di proprietà del tedesco
Brückner possedeva un furgone bianco, un veicolo che è stato anche collegato alla sua presunta attività criminale grazie ad alcune testimonianze. Ci sarebbero inoltre prove che suggerirebbero che il furgone potrebbe essere stato utilizzato per commettere rapimenti o per trasportare le sue vittime. Compresa Maddie MCcann.
I precedenti penali del pedofilo
Brückner ha un passato criminale che include diverse condanne per reati sessuali commessi proprio in danno di minorenni.
Queste condanne sollevano sospetti sulla sua propensione a commettere crimini simili, rendendolo il sospettato numero uno.
Le perquisizioni a casa di Brückner
Durante le perquisizioni delle proprietà di Brückner, sono state rinvenute immagini pedopornografiche sul suo computer. Anche se non è stata trovata alcuna prova diretta che quei video e quei frame siano legate alla scomparsa di Maddie, ciò ha sollevato ulteriori ombre sul suo coinvolgimento in plurimi crimini sessuali in danno di minori.
I racconti in carcere dell’uomo accusato di aver rapito e ucciso Maddie
Secondo quanto riportato, poco dopo la scomparsa di Maddie, Brückner si sarebbe vantato con altri detenuti di aver commesso il crimine. Ma si tratta di dichiarazioni non formalmente confermate dal tedesco.
Le nuove ricerche nella regione dell’Algarve
Il coinvolgimento di Christian Brückner ha alimentato fin dal 2020 speranze per una possibile svolta nel caso di Maddie McCann. Tuttavia, le autorità non hanno mai smesso di approfondire le indagini e di cercare ulteriori prove per collegare Brückner alla scomparsa della bambina. In questi giorni, però, tutte le strade sembrano portare nuovamente al pedofilo tedesco.Come testimoniato dalle ricerche nella diga di Algarve e nei boschi limitrofi in Portogallo.
L’impatto sulla famiglia McCann
Per la famiglia McCann, l’identificazione di Christian Brückner ha riaperto vecchie ferite e ha generato una miscela di emozioni complesse. Da un lato, è stata una riaffermazione dolorosa della possibilità che la loro bambina possa essere stata vittima di un predatore sessuale. Aggiungendo, se possibile, sofferenza ad altra sofferenza. Dall’altro lato, il coinvolgimento di Brückner potrebbe condurli finalmente alla verità. Maddie manca all’affetto dei suoi cari dal 3 maggio del 2007.