Caso Melania Rea, Salvatore Parolisi fuori dal carcere grazie a un permesso premio

Salvatore Parolisi, condannato in via definitiva per l’omicidio di Melania Rea, sua moglie, è uscito dal carcere con un permesso speciale e stasera sarà intervistato da Chi l’ha visto?.

Melania Rea e Salvatore Parolisi
Melania Rea e Salvatore Parolisi – Nanopress.it

Dopo 12 dei 20 anni di carcere previsti, Salvatore Parolisi è fuori per un permesso speciale e per la prima volta, dopo l’omicidio della moglie Melania Rea, parlerà in pubblico.

Infatti, andrà in onda questa sera la nuova puntata di Chi l’ha visto?, in cui Federica Sciarelli intervisterà il condannato in via definitiva. Ecco alcune anticipazioni.

Parolisi fuori dal carcere per un permesso premio

Dopo 12 anni di carcere, Salvatore Parolisi può ora utilizzare dei permessi giornalieri speciali, lasciando il carcere in cui è recluso accusato di aver ucciso sua moglie Melania Rea.

Salvatore Parolisi nel 2011
Salvatore Parolisi nel 2011 – Nanopress.it

L’ex militare pare abbia avuto una condotta perfetta dalla sua reclusione, intraprendendo un percorso di studi alla facoltà di giurisprudenza di Milano, dando sette esami, e lavora come centralinista al carcere.

Ma Salvatore Parolisi non può più vedere, come ovvio che sia, sua figlia Vittoria, di cui ha perso la patria potestà e che all’epoca dell’omicidio di sua madre aveva solo 18 mesi.

Ora, Salvatore Parolisi per la prima volta dopo 12 anni parlerà in tv, a Chi l’ha visto? intervistato da Federica Sciarelli. Il suo intervento nella puntata di stasera, 5 luglio, sta destando molta curiosità, ma anche indignazione.

Infatti, il fratello di Melania Rea, Michele, è intervenuto in un’intervista al quotidiano Il Centro, dicendo:

In tv ripeterà che è innocente, che non ha ucciso. Ma niente potrà cancellare quello che ha fatto. Pensare che lo dirà ancora una volta ci addolora e ci fa tanta rabbia…ci sono tre sentenze, tre gradi di giudizio che stabiliscono che lui ha ucciso mia sorella lasciandola agonizzante, colpendola mentre la figlioletta era in macchina.

La famiglia di Melania in questi anni, dopo l’orrore accaduto alla loro figlia, ha fondato un’associazione contro la violenza sulle donne, per aiutare tutte le vittime di abusi e soprattutto per tenere alta la voce su questo problema radicato nella società.

L’omicidio di Melania Rea

Melania Rea era originaria di Somma Vesuviana, una cittadina della Campania, come suo marito Salvatore Parolisi.

Nel 2011, i due avevano una bambina di 18 mesi e il loro matrimonio era in crisi. Lui aveva una relazione extraconiugale, lei cercava di salvare la loro unione.

Ma il 18 aprile 2011 Melania, 29 anni, sparisce nel nulla ad Ascoli Piceno, scomparsa denunciata proprio dal marito Salvatore, militare dell’esercito.

Il suo racconto risultò strano fin dall’inizio agli inquirenti, quando raccontava che erano in gita e improvvisamente Melania è scomparsa, “Se la sono pigliata”, disse Parolisi.

Proprio lui, il marito, non partecipa alle ricerche e poco dopo si scopre che passò il suo tempo a cancellare il profilo Facebook con il quale comunicava con la sua amante.

Secondo gli inquirenti, Salvatore Parolisi aveva promesso alla donna di poter vivere un futuro con lei e per questo Melania era diventata solo un ostacolo.

La svolta arrivò giorni dopo la scomparsa della donna, grazie a una telefonata anonima che aveva segnalato un corpo senza vita.

Uccisa con 35 coltellate, sfigurata, Melania viene ritrovata e subito Salvatore Parolisi interrogato ripetutamente, ma nega costantemente tutto quello che lo riguarda.

Il 19 luglio, dopo diverse indagini e l’accusa per omicidio volontario aggravato, Salvatore Parolisi viene arrestato e da allora non ha mai più parlato.

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