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Violato il diritto a un processo equo, così la Corte di Strasburgo accoglie il ricorso presentato da Amanda Knox contro l’Italia. L’americana è stata prosciolta dall’accusa di aver ucciso Meredith Kercher. La Corte di Stasburgo ha giudicato positivamente il dossier presentato dai legali di Amanda Knox secondo cui oltre a un processo iniquo la ragazza sarebbe stata maltrattata durante l’interrogatorio.
Il legale Carlo Dalla Vedova aveva presentato il ricorso nel 2013. Amanda Knox ritiene che il suo diritto a un equo processo è stato violato perché “non è stata informata in tempi brevi in una lingua a lei comprensibile della natura e dei motivi dell’accusa formulata a suo carico” e sostiene di non essere stata assistita dal suo legale e da un interprete indipendente durante gli interrogatori del 6 novembre 2007, ovvero pochi giorni dopo l’uccisione di Meredith Kercher. L’americana ha anche raccontato di aver avuto dei piccoli colpi sulla testa. Lo Stato Italiano dovrà ora difendersi davanti alla Corte di Strasburgo e fornire una documentazione adeguata contro le accuse della Knox.
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