“Non ho mai accusato Wojtyla di pedofilia” dice Pietro Orlandi. Anche il legale della famiglia difende il fratello di Emanuela.
Sia Pietro Orlandi, che la legale Laura Sgrò sono intervenuti per placare le polemiche degli ultimi giorni. Dopo le dichiarazioni del fratello di Emanuela a “Di Martedì” su Giovanni Paolo II, la smentita è arrivata durante un collegamento con la trasmissione “Quarto Grado”. “Le mie parole sono state strumentalizzate per fare titoli di giornale” sostiene Pietro.
Erano state le parole pronunciate al programma La7 “Di Martedì” a suscitare le dure reazioni. Parole forti, secondo alcuni, quelle di Pietro Orlandi, il quale avrebbe commentato delle abitudini di Giovanni Paolo II: “La sera se ne usciva in con due suoi amici monsignori polacchi” aveva affermato, “Non andava certo a benedire le case“.
Dura la reazione di Stanislao Dziwisz, arcivescovo di Cracovia e storico segretario di Giovanni Paolo II, che già in Polonia ha avuto a che fare in questi mesi con le grandi polemiche riguardanti i casi di pedofilia della diocesi di Cracovia degli anni ’70 e le inchieste televisive che vedrebbero la partecipazione all’insabbiamento di alcune vicende anche da parte di Wojtyla.
Dziwisz aveva affermato: “Ha insinuato che Wojtyla la sera uscisse in incognito dal Vaticano con altri preti e non andasse di certo per benedire delle case” attaccando Pietro Orlandi, che però nelle ultime ore si è difeso. Anche l’avvocato Laura Sgrò ha precisato che nessuna accusa è stata mossa verso il Papa.
Lo scorso 11 aprile il fratello di Emanuela Orlandi, scomparsa il 22 giugno 1983, si era recato presso il promotore di giustizia Alessandro Diddi in Vaticano insieme alla sua legale, dopo la riapertura dell’inchiesta. Per quanto riguarda l’audio della conversazioneintercettata da un affiliato della Magliana, Pietro ha affermato: “Ho ritenuto opportuno riportare l’audio senza i famosi bip al promotore di giustizia”.
Una discussione affrontata anche con il promotore di giustizia Diddi, ha detto Pietro Orlandi intervenuto a “Quarto Grado”. Il fratello di Emanuela si è infatti potuto difendere dalle polemiche scaturite, dopo le sue presunte accuse contro Wojtyla. “Le mie parole sono state strumentalizzate per fare titoli di giornali” dice Pietro, che sostiene di “non aver accusato il Papa di Pedofilia”.
Anche Laura Sgrò, avvocato della famiglia, lo ha difeso, dicendo che Pietro Orlandi “non ha mai accusato di nulla Giovanni Paolo II” ma di aver chiesto invece approfondimenti su fatti che sarebbero stati riferiti al Papa in passato. Sulle pressioni ricevute dall’avvocato in queste ore, in una nota Sgrò ha risposto che “il segreto professionale è baluardo della verità stessa e attaccarlo significa volere impedire a un avvocato di potere apportare il proprio contributo alla verità”.
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