Dopo 8 anni si sta per mettere la parola Fine a uno dei processi ormai storici a carico di Silvo Berlusconi e altri 28 imputati.
Fra le diverse accuse, quella di corruzione e falsa testimonianza.
Secondo il pm Luca Gaglio, coadiuvato dall’aggiunto Tiziana Siciliano, l’allora presidente del Consiglio Berlusconi, amava divertirsi ed intrattenere ospiti importanti con veri e propri festini a base di ragazze giovani e di diverse nazionalità pagate per fare sesso.
I fatti risalgono a molti anni fa la ma vicenda è ormai impressa nella mente con l’espressione “bunga bunga” che rappresenterà per sempre l’ormai anziano Berlusconi che all’epoca, organizzò le cosiddette “olgette” fra le Villa San Martino, Villa Certosa e Palazzo Grazioli, definite dal pm come incontri moralmente discutibili per allietare le serate.
Ma l’accusa più grave è quella della falsa testimonianza, infatti le ragazze coinvolte in questi giochi sessuali sarebbero state pagate e avrebbero ricevuto molti regali anche in cambio del silenzio, ossia della falsa testimonianza.
Ascoltate ai diversi processi che ci sono stati in merito infatti, hanno sempre sostenuto che si trattasse di cene eleganti senza secondi fini, nascondendo invece la verità, ossia che tutto girava intorno alle prestazioni sessuali.
Fra gli imputati ovviamente c’è l’iconica Ruby Ter, la cui immagine che ormai rimarrà per sempre legata ai bunga bunga di Berlusconi.
“Un consolidato sistema prostitutivo” incalza il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, la quale non si ritiene soddisfatta per l’andamento del processo, affermando che se bisogna attendere 8 anni per una sentenza di primo grado, allora il sistema è davvero fallimentare.
Anche perché, continua, all’epoca dei fatti il Cavaliere era potente e intratteneva amicizie di un certo calibro come Putin, l’uomo che oggi sta mettendo in ginocchio il mondo, invece attualmente è un uomo anziano e con uno stato di salute cagionevole, come dimostrano alcune certificazioni in merito a diverse patologi. Si conosce la sua vita privata solo per interesse giornalistico e si guarda a lui quasi con compassione e tenerezza.
Dall’altro lato abbiamo un gruppo di ragazze che hanno fatto soldi intorno alla loro bellezza e spudoratezza ma oggi con il passare degli anni hanno i loro segni dell’età e subiscono una sentenza di fatti ormai troppo datati.
Continua Siciliano “Non posso ritenermi soddisfatta del sistema giudiziario” e sostiene che i tempi dovevano essere più rapidi, per degli episodi davvero gravi, “scene medievali, quasi di altri tempi, che non dovrebbero mai succedere, specialmente nel mondo della politica”.
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