Il primario era stato licenziato dall’Apss nel novembre del 2021, nove mesi dopo la scomparsa della ginecologa Sara Pedri.
Il giudice del lavoro di Trento ha quindi dichiarato illegittimo il licenziamento dell’ex primario dell’unità operativa di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Trento. L’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) dovrà pagare le retribuzioni degli ultimi due anni.
Caso Sara Pedri: primario reintegrato
Reintegrato l’ex primario licenziato nel novembre di due anni fa, esattamente nove mesi dopo la scomparsa di Sara Pedri, la ginecologa in servizio all’ospedale di Trento di cui si sono perse le tracce il 4 marzo del 2021. Il giudice del lavoro di Trento ha quindi dichiarato illegittimo il licenziamento dell’ex primario dell’unità operativa di ginecologia e ostetricia del nosocomio del capoluogo trentino.
Esclusi i maltrattamenti da parte del professionista, al quale erano stati addebitati 17 contestazioni disciplinari. Il giudice ha inoltre condannato l’azienda sanitaria al pagamento delle retribuzioni degli ultimi due anni.