Continua l’allarme siccità all’interno del nostro paese. Una misura molto particolare è stata intrapresa a Castenaso (bologna), a quanto pare il sindaco ha imposto una moderazione dei lavaggi ai parrucchieri.
A Castenaso, provincia di Bologna, il sindaco per sopperire all’allarme siccità, ha imposto una limitazione molto particolare. A quanto pare i barbieri e i parrucchieri potranno svolgere un unico lavaggio e risciacquo ai capelli dei clienti.
Dunque il sindaco di Castenaso (provincia di Bologna), Carlo Gubellini ha emanato un ordinanza con l’intento di combattere l’allarme siccità che sta caratterizzando il nostro paese nelle ultime settimane. Quest’ordinanza contiene una serie di norme volte alla diminuzione del consumo di acqua da parte dei singoli cittadini.
Tra le misure incluse all’interno di questa ordinanza, il sindaco di Castenaso, ha previsto anche una limitazione particolare nei confronti di parrucchieri e barbieri. In pratica quest’ultimi potranno attuare un unico lavaggio ai capelli dei clienti, escluso però il primo risciacquo. Il motivo di questa decisione è stato spiegato dal sindaco a dei quotidiani locali.
Infatti a quanto pare, un rubinetto lasciato aperto consuma circa 13 litri d’acqua. Facendo il calcolo e moltiplicando i 10 parrucchieri/barbieri presenti a Castenaso, con i 16mila abitanti; il risultato riporta che con la misura intrapresa si andrebbe a risparmiare una quantità enorme di acqua.
Il sindaco Gubellini, ha inoltre assicurato che verranno fatti controlli e che vi saranno pesanti sanzioni nei confronti di coloro che non rispetteranno l’ordinanza.
L’emergenza siccità, continua a dilagare e diviene sempre più imponente. Per questi motivi anche il governo Draghi si sta muovendo per emanare delle misure a livello nazionale volte alla risoluzione del problema. Sicuramente la maggior parte delle misure punteranno ad una riduzione dei consumi dell’acqua. Per far ciò si è parlato addirittura di uno stop dei flussi all’interno delle case durante la notte.
Mentre si attende il decreto del governo, in vista delle enormi preoccupazioni espresse dalla regioni, è stato stabilito, su decisione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, di coordinare tutte le amministrazioni regionali interessate.
Va inoltre precisato che il grado di emergenza non è lo stesso in tutte le regioni. Nel nord Italia infatti, la situazione è molto più disastrosa rispetto al sud, in cui per ora sembra tranquilla. Per esempio in Piemonte vi è una gravissima crisi idropotabile, che sta danneggiando pesantemente l’agricoltura, il bestiame e in generale l’economia della regione.
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