Una macabra scoperta quella che è stata fatta a Catania, all’interno dell’eremo posto sul Monte Scalpello. Dei resti umani, forse di 10 persone circa, sono stati rinvenuti. A breve verranno analizzati per cercare di capire di chi sono.
Sono stati ritrovati all’interno di una botola e accatastati l’uno sopra l’altro. Si cerca di capire come mai fossero proprio lì.
Sono stati scoperti durante i lavori di restauro all’interno dell’eremo. Nessuno avrebbe mai immaginato la loro presenza in un luogo sacro. Resti umani, forse di ben 10 persone, sono stati ritrovati al di sotto di una botola all’interno di questo luogo sacro.
Le indagini sono immediatamente partite e sono coordinate dalla Procura di Caltagirone per capire e risalire all’identità delle persone lì sepolte. Ma andiamo con ordine. All’interno dell’eremo di Monte Scalpello, nella cittadina di Castel di Iudica, in provincia di Catania, sono stati ritrovati i resti di corpi umani, anche se non si sa ancora risalenti a quale epoca storica.
Sono intervenuti sul posto, al momento del ritrovamento, sia i Carabinieri che l’Asp di Catania. Ora i resti sono stati posti sotto analisi e la botola stessa, ora sotto sequestro, è stata affidata al parroco in custodia.
Una macabra scoperta portata avanti durante i lavori di restauro del luogo di culto. Lì, un ingegnere, nel corso della sua attività, notando la botola, l’ha scoperchiata per vedere cosa c’era al suo interno. Da lì la scoperta.
Resti umani, accatastati l’uno sopra l’altro sono stati rinvenuti. Ora, attraverso le analisi e le comparazioni di DNA si cercherà di capire a chi appartengono quelle ossa e dare, così, un’identità ai cadaveri. Nessuna ipotesi è stata scartata, al momento, dagli investigatori, anche se non è ancora possibile stabilire se appartengono a storia recente o sono lì da secoli.
L’ipotesi più accreditata, al momento, è che possano trattarsi di resti di persone uccise per mano della lupara bianca ma, come dicevamo, al momento nessuna ipotesi è esclusa.
La Procura della Repubblica di Caltagirone ha, al momento, posto sotto sequestro il luogo del ritrovamento e la botola stessa in attesa di ulteriori accertamenti e sviluppi del caso. Una scoperta agghiacciante poiché si tratta di un luogo di culto dove, raramente, è possibile trovare corpi così accatastati senza identità alcuna e senza che nessuno ne identifichi la presenza o ne reclami la parentela.
Per questo motivo, sarà necessario, attraverso anche le moderne tecnologie, stabilire a chi appartengano e dare, così, loro un nome e una degna, poi, sepoltura.
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