Un’avvocata di Catania ha lanciato un appello a Matteo Messina Denaro, dicendo di essere pronta a difenderlo: “Non ho paura”.
Si chiama Carmela Manenti l’avvocata di Catania che si è recentemente proposta per diventare la legale di Matteo Messina Denaro. L’appello dopo la dichiarazione della nipote del boss che aveva fatto sapere di non volerlo difendere, e anche della rinuncia da parte del difensore d’ufficio che ha subito minacce di morte.
Lorenza Guttadauro ha rinunciato all’incarico, poi anche Calogero Montante. La nipote del boss ha detto infatti di non voler difendere Matteo Messina Denaro, così come il difensore d’ufficio che ha subito minacce di morte. In queste ore un’avvocata di Catania, penalista di 46 anni, ha voluto – dopo aver letto sui quotidiani del caso – di voler difendere lei l’ex latitante.
Il suo appello è stato raccolto da Repubblica, che l’ha recentemente intervistata sulla questione. Si tratta di Maria Carmela Manenti, residente a Catania che ha citato in merito alla questione della mancanza di un difensore per il boss anche l’articolo 24 della Costituzione, ossia quello riservato al diritto di essere difesi che vale per ogni cittadini.
“Nessuno vuole difendere Matteo Messina Denaro, mi sono sentita in dovere di farmi avanti” ha detto Manenti, promettendo di essere assolutamente pronta a mettere in campo tutta la sua professionalità e di essere disposta a studiare il caso e leggere le carte notte e giorno.
L’avvocata Carmela Manenti ha fatto sapere di aver già partecipato a processi di personaggi coinvolti nella criminalità organizzata, anche se poi si ferma sui dettagli a causa del codice deontologico. L’appello a Messina Denaro, come spiegato nell’intervista rilasciata per Repubblica, è diretto all’ex capo mafia: “Sono disposta a lavorare da subito se decidesse di nominarmi”.
Sulla questione etica, e la scelta di alcuni colleghi di non difendere mafiosi, Manenti risponde alla domanda che per lei non vi è differenza tra un boss e un “povero disgraziato“, perché chiunque deve avere il diritto di essere difeso: “Ho sempre lottato, nella mia carriera ho girato tutte le carceri della Sicilia“.
“Non ho paura” conclude l’avvocata di Catania, perché chi lavora in maniera onesta non può essere intimorito, nonostante si tratti di un boss internazionale. Le minacce però, nella sua carriera, non sono mancate in passato fa sapere Manenti che racconta la sua disavventura: “Sono stata minacciata a seguito di un procedimento penale contro l’Enel, ho ricevuto una chiamata e una foto di una croce sul cellulare”.
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