I Nas di Catanzaro hanno sequestrato 100 confezioni di panettoni industriali che un commerciante spacciava per prodotti artigianali.
Ovviamente questo comportava un prezzo di vendita maggiore, in alcuni casi quasi raddoppiato. Per questa ragione tutti i prodotti sono stati sequestrati e il laboratorio dolciario è stato temporaneamente chiuso.
Quella di cui parliamo oggi è una grave truffa con cui un commerciante di Catanzaro si è arricchito notevolmente. L’uomo acquistava panettoni industriali privandoli poi della confezione e incartarli nuovamente spacciandoli poi per artigianali.
Questo gli consentiva di poter applicare prezzi di vendita raddoppiati per un prodotto che non era di qualità superiore come lui dichiarava ai clienti.
I militari hanno provveduto a denunciare il gestore dell’esercizio commerciale sanzionandolo anche con una salata multa e poi hanno sequestrato il locale che si trova a Lamentino. L’operazione fa parte di un insieme di controlli a più ampio spettro che coinvolgono attività analoghe, effettuati dalle autorità sanitarie per contrastare le frodi in commercio che derivano dalla vendita di articoli non conformi, in particolare i dolci natalizi.
Guardando l’azione nel dettaglio, si evincono alcuni particolari resi noti. I Carabinieri hanno accertato nel corso delle indagini, che l’uomo vendeva panettoni con etichette contraffatte che non riportavano quindi il vero.
Muniti di certificazione di produzione propria, i panettoni venivano acquistati dagli ignari clienti a un prezzo maggiorato, quando invece provenivano da un’altra azienda commerciale che li produceva in maniera industriale.
Tutto questo ha causato un danno enorme verso i consumatori ma anche delle aziende del settore che davvero lavorano i dolci della tradizione natalizia in maniera artigianale.
La merce sequestrata sarà devoluta in beneficenza ad associazioni di volontariato e reparti pediatrici di diverse strutture ospedaliere italiane.
Questo ci porta a parlare di nuovo dell’inflazione che sta colpendo diversi prodotti, fra cui ovviamente il settore alimentare. I dolci natalizi hanno visto l’innalzarsi dei prezzi di vendita e in particolare, il panettone quest’anno è aumentato del 23%.
Ancora, gli aumenti maggiori per quanto riguarda il prezzo, sono stati registrati in pandoro, datteri, frutta secca, fichi secchi, cotechino e lenticchie.
Un Natale più caro quindi ma almeno i clienti vorrebbero la certezza di sapere cosa stanno portando in tavola. Eventi come questo creano un danno importante su diversi fronti e ricordiamo che è assolutamente illegale spacciare qualsiasi tipo di merce come altra.
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