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Salah Abdeslam, il terrorista più ricercato in Europa, è stato arrestato durante un blitz a Molenbeek, in Belgio nel tardo pomeriggio di venerdì 18 marzo 2016. Abdeslam, unico superstite degli attacchi di Parigi del 13 novembre, rimasto ferito a una gamba, è finito poi in manette insieme al complice. L’operazione è avvenuta a pochi metri dall’appartamento dove era stato fatto un altro blitz a novembre, senza risultati. Conferma che il latitante è rimasto in zona per tutti questi mesi. Con lui, agli arresti sono finiti in manette Amine Choukr, suo complice, e Amid Aberkan nella cui casa sono stati catturati. Per i primi due le accuse sono di concorso in omicidio con finalità di terrorismo e partecipazione a organizzazione terroristica, mentre per il terzo si è aggiunta anche quella di occultamento di criminali.
Chi lo ha visto nelle prime ore dopo la cattura lo ha descritto come ‘debole’ e ‘spaventato’. In fuga dalla sera del 13 novembre, il più ricercato dalle Polizie di tutta Europa ma anche dall’Isis proprio per non aver completato il piano e non essersi fatto saltare in aria.
Il momento della cattura di Salah Abdeslam
La cattura di Salah Abdeslam
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Tre giorni dopo il blitz di Forest, la polizia belga ha concentrato l’attenzione su Molenbeek, un’altra cittadina nelle vicinanze di Bruxelles. Secondo i media belgi, gli agenti avevano scoperto già da diverse ore che Abdeslam si era rifugiato in un appartamento in città insieme a un complice. Il blitz sarebbe dovuto scattare sabato ma, la fuga di notizie sul ritrovamento delle sue impronte digitali nel covo di Forest, ha fatto anticipare tutto. La polizia ha preferito passare subito all’azione per evitare una nuova fuga. Uno dei terroristi fuggiti da Forest sarebbe quindi Abdeslam, una delle menti degli attacchi di Parigi, fuggito dopo la strage.
Pomodori sugli agenti, poi il blitz
Dopo aver chiuso il quartiere, bloccando decine di bambini nelle scuole, gli agenti hanno asserragliato un appartamento in Rue des Quatre Vents. Durante il blitz gli agenti sono stati bersaglio di pomodori e altri oggetti lanciati dalle finestre da alcuni inquilini del palazzo. Fatto che conferma il clima di omertà e protezione di cui ha potuto godere il terrorista in questi mesi. “Uscite e arrendetevi”, hanno urlato con il megafono. Ne è nata una sparatoria che ha ferito Abdeslam e il complice. Poi l’arresto: uno dei terroristi del Bataclan, dopo quattro mesi di latitanza, è stato assicurato alla giustizia. In manette anche il complice, in un primo momento dato per morto. Abdeslam sarebbe stato portato via in ambulanza verso un luogo sicuro. La speranza della polizia è che inizi a collaborare per far luce sugli attentati di Parigi e le strategie terroristiche dell’Isis in Europa.
Hollande e Michel seguono insieme l’arresto
Theo Francken, il segretario di stato belga per l’asilo e le politiche migratorie, ha confermato l’arresto su Twitter: “We hebben hem”, “lo abbiamo”. Il premier francese François Hollande e quello belga Charles Michel hanno lasciato la sede del vertice Ue-Turchia per seguire insieme gli avvenimenti nella residenza del secondo in rue de la Loi.
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