Un’altra scossa, dopo quella di lunedì in Romania. Paura tra la popolazione con epicentro non lontano dal confine con la Serbia.
E’ stata avvertita anche a Bucarest e nei Balcani la scossa di terremoto che ha colpito la Romania nel primo pomeriggio di oggi. L’epicentro è arrivato ancora – dopo la scossa di lunedì – nella zona di Targu Jiu ma con una forza 8 volte superiore e un magnitudo di 5.8. Non noti ancora entità dei danni a cose o persone.
Trema ancora la terra in Romania. Nella giornata di ieri, lunedì 13 febbraio, una scossa aveva allertato la zona di Gorj con un magnitudo 5.2, a confine con la Serbia. Oggi stesso epicentro ma forza 8 volte maggiore della scossa di ieri, sempre a 56 km da Drobeta-Turnu Severin, ma con un magnitudo di 5.8. Secondo quanto si apprende in queste ore ci sarebbero stati dei danni, non ancora quantificati nella zona epicentrale di Targu Jiu, ma non sono ancora stati riferiti dettagli in merito.
Non è noto nemmeno se persone sono state coinvolte o ferite a causa di eventuali danni ad abitazioni, ne se la scossa è stata avvertita in Italia. Il terremoto è stato segnalata la prima volta alle ore 14:16 ora italiana, con l’istituto Ingv che ha confermato il magnitudo 5.8. La profondità invece registrata è stata di 10 km. La terra ha tremato anche a Bucarest, e nei Balcani. Una seconda scossa, di assestamento è stata avvertita un’ora dopo, alle 15:15 circa.
La Romania è uno dei Paesi dell’est Europa più soggetto a terremoti, che nel marzo del 1977 ha visto la sua più forte scossa con magnitudo 7.4 della scala Richter. In quel caso morirono poco meno di 2000 persone tra Bulgaria, Moldavia e Romani, mentre altri due terremoti di magnitudo 7.1 e 6.9 tra il 1986 e il 1990 causarono la morte di 200 e 14 vittime.
Intanto anche dalla Romania sono arrivati aiuti alla Turchia, dopo il catastrofico terremoto che ha colpito il confine con la Siria. Il Paese in prima linea con gli aiuti umanitari ha inviato già quattro squadre di unità cinofile, con il ministero degli Esteri che ha garantito il trasporto di altri team di soccorso provenienti dagli altri stati.
La Romania ha informato inoltre che attingerà ai beni di prima necessita da inviare alle persone in difficoltà, mentre la prima squadra è già al lavoro dallo scorso 8 febbraio nella città di Antakya.
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