Una nuova esplosione del vulcano a Stromboli ha provocato un maremoto che ha a sua volta creato un’onda anomala alta oltre un metro. La seconda esplosione è stata seguita dall’allarme che è risuonato sull’isola per avvisare gli abitanti di un possibile maremoto.
L’attività del vulcano è costantemente monitorata dalle autorità competenti che stanno analizzando la situazione minuziosamente. L’esplosione ha causato un maremoto che ha provocato un onda anomala di un metro e mezzo.
Sull’isola di Stromboli il vulcano continua la sua attività e ed è stato protagonista di una seconda importante esplosione. Il copioso fumo che fuoriesce dal vulcano è visibile dalle isole vicine preoccupa la popolazione.
Le autorità hanno riferito che il maremoto sia stato probabilmente provocato dal distacco di lapilli lungo la Sciara del fuoco.
Un abitante del luogo Gianluca Giuffré ha dichiarato: “Lo Stromboli continua a fare il suo lavoro ed il costone roccioso di Ginostra, su cui poggia l’intero abitato, si sgretola sempre di più senza gli interventi necessari, se pur appaltati e finanziati, per metterlo in sicurezza. Quando crollerà sarà una tragedia e ogni via di fuga verrà preclusa compreso l’approdo della frazione. Che si intervenga subito”.
La questione della messa in sicurezza del crostone Ginostra è stata più volte discussa e la vulnerabilità della zona, anche in caso di un evento futuro, era una delle preoccupazioni principali dell’abitato circostante.
La protezione civile intanto rimane in contatto costantemente con la popolazione e con le autorità che stanno analizzando l’evolversi della situazione del vulcano sull’isola di Stromboli. In un post su Twitter il dipartimento della protezione civile ha scritto: “Un distacco dalla sciara del fuoco ha generato un’onda di circa 1,5 metri. Sull’Isola sono entrate in azione le sirene per allertare la popolazione. Non si registrano danni”.
Le eruzioni esplosive del vulcano sono causate da diversi fattori concomitanti che ritroviamo sia nel vulcano Stromboli che nell’Etna.
Una seconda eruzione esplosiva si è verificata nel vulcano di Stromboli e ha provocato un maremoto con conseguente allarme per l’abitato dell’isola. Queste eruzioni esplosive sono causate da un’insieme di elementi che fanno parte del territorio di Stromboli.
Uno studio ha approfondito la causa di questa tipologia di eruzione e ha spiegato cosa scatena tanta potenza. Alla base di tutto ci sarebbero i nanocristalli che si formano nel magma secondo la ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications Earth & Environment e guidato dall’Italia, con Universita’ di Roma Tre e Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Igag).
Il magma di tipo basaltico, che si contrappone a quello di tipo granitico, risale durante l’eruzione fino alla superficie. Il granitico invece ha la caratteristica di solidificare all’interno della crosta terrestre. La composizione del magma influisce quindi sulla potenza e sulla modalità di eruzione. Dove è presente un’elevata quantità di metalli nella composizione del suolo si formano bolle di gas e inoltre la densità del magma diventa più viscosa.
Alessandro Vona dell’Universita’ Roma Tre, ha dichiarato: “Il nostro lavoro dimostra che minime differenze nella composizione del magma possono portare alla formazione di nanocristalli durante la sua risalita – aggiunge Vona – che aumentano la viscosita’ e intrappolano bolle di gas”.
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