La cedolare secca per gli affitti 2014 si paga entro il 16 giugno, nel caso in cui venga scelto il pagamento in due rate e per un importo superiore a 257,52 euro. Si tratta di un’agevolazione strettamente collegata alla tassazione del denaro ottenuto dall’affitto degli immobili per un uso abitativo. Chi decide di usufruire di questa possibilità deve avvisare l’inquilino. In questo modo, infatti, viene messa a punto un’aliquota agevolata per la sostituzione dell’Irpef, dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo.
Il calcolo avviene proprio tenendo conto del canone di affitto, sulla base di un’imposta fissa in sostituzione dell’Irpef, delle addizionali, dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo. Cerchiamo di approfondire tutti i dettagli in merito alle norme previste per la cedolare secca 2014: l’aliquota e la scadenza anche alla luce del nuovo Piano Casa presentato dal Premier Renzi.
Cos’è la cedolare secca?
Se l’anno 2013 ha visto la riduzione dell’aliquota della cedolare secca dal 19 al 15% per i contratti di locazione a canone concordato, l’anno 2014 inizia con una importante novità per i possessori di immobili che li hanno concesso in locazione inclusi quelli a cedolare secca. Infatti stando a quanto previsto dal Piano Casa 2014, l’aliquota sulla cedolare secca si riduce, con decorrenza 1 gennaio 2014, dal 15 al 10%.
Si tratta di una novità importante: il taglio dell’aliquota della cedolare secca prevista dal Piano Casa 2014, vale solo per i contratti a canone concordato, quelli stipulati solo nei Comuni ad alta tensione abitativa che devono rispettare gli accordi territoriali tra sindacati degli inquilini e associazioni della proprietà.
Ricordiamo che la cedolare secca è un’opportunità che consente al locatore di pagare un’aliquota sull’intero canone delle locazioni adibite ad abitazione e relative pertinenze per:
– i contratti a canone libero Legge 431 (art. 2 comma 1) 4 anni + 4 pari al 21%;
– i contratti convenzionali Legge 431 (art 2 comma 3) 3 anni + 2 pari al 10%
Come detto poco fa, l’aliquota dell’imposta sostitutiva si riduce al 10% per i contratti a canone concordato relativi a immobili siti nei Comuni con carenze di disponibilità abitative e in quelli ad alta tensione abitativa.
Quando si paga?
Ma entro quando bisogna provvedere al versamento della cedolare secca 2014? Come riporta il sito dell’Agenzia delle Entrate, il versamento dell’imposta sostitutiva nella forma della c.d. “cedolare secca”, dovuta dal deceduto locatore, persona fisica, titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento su unità immobiliari abitative locate, per finalità abitative, che abbia esercitato l’opzione per il regime della “cedolare secca”, con la maggiorazione dello 0,40%, deve essere effettuato entro e non oltre il 30 novembre, se effettuato in un’unica soluzione e per un importo inferiore a 257,52 euro. Se il pagamento viene effettuato in due rate, per un importo superiore a 257,52 euro, la prima deve essere corrisposta entro il 16 giugno e la seconda entro il 30 novembre.
Come si paga?
Per provvedere al versamento della cedolare secca, i contribuenti hanno sempre utilizzato il modello 69. Oggi Renzi introduce il modello RLI, il nuovo modello utilizzabile dal 3 febbraio 2014, in sostituzione del “modello 69“ (che comunque resta valido fino al 31 marzo 2014). E’ disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate e va presentato in via telematica direttamente o tramite intermediari abilitati. Prevede che si possa revocare la cedolare in ciascuna annualità successiva a quella in cui è stata esercitata l’opzione, presentando la revoca entro il termine previsto per il pagamento dell’imposta di registro.
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