A quanto pare gli inquirenti hanno confermato che il giovane cacciatore di 24 anni, trovato morto nei boschi di Celledizzo è stato ucciso.
Il 24enne è stato ritrovato morto, con un colpo di fucile alla nuca. Inizialmente si era pensato ad un gesto estremo, ma poi grazie all’autopsia quest’ipotesi è stata esclusa. Il corpo del cacciatore è stato ritrovato da un 59enne che dopo 24 ore si è suicidato.
La conferma degli inquirenti sulla morte del giovane cacciatore a Celledizzo
Massimiliano Lucietti, cacciatore di 24 anni e volontario dei vigili del fuoco, è stato ritrovato morto la mattina del 31 ottobre all’interno dei boschi di Celledizzo, una piccola frazione del Trentino Alto Adige.
Il giovane a quanto pare è deceduto a causa di un proiettile alla gola, sparato dall’alto verso il basso. Inizialmente una delle ipotesi degli inquirenti era il suicidio. Questa è stata però poi esclusa grazie all’autopsia che si è svolta oggi, mercoledì 2 novembre.
Infatti a quanto pare l’esame autoptico ha rivelato che il colpo mortale è entrato dalla nuca per poi uscire dal collo. Inoltre secondo i dati il colpo sarebbe stato sparato ad una distanza di un metro e mezzo.
La cosa ancora più inquietante di questa terribile tragedia è che il cadavere di Massimiliano Lucietti è stato trovato da un 59enne della zona, il quale dopo circa 24 ore si è tolto la vita.
La morte del 59enne dopo il ritrovamento del corpo del cacciatore
Ciò che è avvenuto a Celledizzo è una tragedia senza precedenti, soprattutto per gli abitanti della piccola e tranquilla frazione del Trentino.
Infatti alla tragica morte di Massimiliano Lucietti, giovane amato e attivo all’interno della collettività, è seguita quella dell’uomo di 59 anni che ha ritrovato il cadavere del 24enne.
Infatti circa un giorno dopo la macabra scoperta, il 59enne ha fatto perdere le sue tracce. La famiglia preoccupata ha immediatamente allertato i soccorsi, i quali qualche ora dopo hanno ritrovato il corpo negli stessi boschi dove è morto Lucietti, ma in una zona differente.
A quanto pare il 59enne si è suicidato con un fucile da caccia e ha lasciato un biglietto con su scritto:
“Non attribuitemi colpe che non ho”.
Per il momento non vi sono prove di un effettivo collegamento tra i due decessi. In ogni caso i tecnici del Reparto investigazioni scientifiche stanno analizzando alcuni dettagli di entrambe le scene del crimine. L’intento è quello di dare una spiegazione plausibile a ciò che è realmente accaduto.