Ecco il metodo efficace ed economico per conservare il bianco perfetto del nostro bucato con l’utilizzo della cenere.
Prendersi cura dei capi bianchi può diventare un vero e proprio incubo per chi si occupa del bucato. Le nostre nonne, però, ancora una volta ci hanno tramandato un insegnamento che, seppur utilizzato tanto tempo fa, risulta essere più valido ed efficace mai. Ecco, dunque, come conservare il bianco perfetto del nostro bucato con l’utilizzo della cenere.
Il bianco è un colore meraviglioso: esprime purezza, candore, e si abbina perfettamente all’abbronzatura durante la stagione estiva. Esiste un problema, però, che attanaglia tutti coloro i quali sono amanti del bianco: come riuscire a evitare, lavaggio dopo lavaggio, che il colore si rovini e che si formi quel terribile alone giallo?
La risposta la possiamo trovare nelle abitudini delle nostre nonne e delle nostre bisnonne le quali, prima dell’avvento della varietà di prodotti che possiamo trovare al giorno d’oggi al supermercato, per sbiancare e prendersi cura dei capi bianchi utilizzavano la cenere.
Bianco perfetto utilizzando la cenere: ecco il metodo infallibile
In commercio abbiamo la possibilità di trovare una vasta gamma di prodotti atti a sbiancare e prendersi cura dei nostri bianchi. A volte, però, può capitare di provarne diverse tipologie prima di scegliere quello che più rispetta le nostre esigenze.
Testare ogni volta un detersivo diverso, però, può essere molto costoso, motivo per il quale se esistesse un modo alternativo per ottenere ottimi risultati abbattendo i costi, varrebbe la pena provarlo! Per applicare il metodo usato dalle nostre nonne basterà procurarsi della cenere proveniente da un classico camino.
Una volta prelevata, prima di utilizzarla, è necessario filtrare la cenere un colino, in modo da eliminare del tutto i residui di carbone. Terminato questo passaggio, potremo finalmente procedere all’operazione di sbiancamento dei nostri capi.
Il procedimento è molto semplice: è necessario riempire una bacinella con acqua calda, versare un bicchiere di cenere e lasciare in ammollo per circa mezz’ora i panni da sbiancare.
Trascorsi i trenta minuti, possiamo lavare – a mano o in lavatrice – il nostro bucato, senza preoccuparci degli eventuali residui di cenere rimasti sui tessuti i quali, con un accurato risciacquo, spariranno da soli.
Dopo aver lavato e asciugato i capi bianchi in questo modo scopriremo che, come sempre, le nonne hanno una marcia in più!
La lisciva: cos’è, come ottenerla e come utilizzarla
La cenere è un materiale molto versatile e può essere utilizzata, oltre che per preservare i nostri bianchi, anche per occuparci della pulizia delle superfici di casa. Come? Con un processo molto semplice che trasformerà la cenere in una sostanza liquida chiamata lisciva.
Per ottenere la lisciva occorre far bollire la cenere (precedentemente filtrata) in una pentola d’acqua per circa due ore.
Terminata la procedura di ebollizione, non dobbiamo far altro che far riposare il composto per dodici ore. Dopodiché filtriamo il tutto, per dividere la parte solida da quella liquida.
Il liquido ottenuto, dunque, è la nostra lisciva, che possiamo utilizzare per lavare i pavimenti, sanitari e qualsiasi altra superficie domestica.