Sarebbero più resilienti, e con meno problemi comportamentali, i figli delle coppie Lgtb. Lo studio del Centro psicoanalitico di Roma.
Lo studio è stato effettuato da Laura Porzio Giusto e Nicola Carone, pubblicato nel volume a cura di Valeria Condino, Alex Fortunato e Leonardo Spanò “Different Thougts – Riflessioni su sessualità e genere“. Secondo gli psicoanalisti i figli delle coppie Lgbt non avrebbero nulla in meno di quelli delle famiglie tradizionali.
Figli di coppie Lgbt come quelli delle famiglie tradizionali
L’analisi presentata sul volume della collana digitale del Centro psicoanalitico di Roma stavolta è stata dedicata ai figli delle coppie Lgtb. Dibattito, quello sulla capacità di educare e far crescere un bambino in una famiglia omogenitoriale, che ha trovato tanti oppositori negli ultimi tempi anche nel nostro Paese.
La narrazione di una famiglia tradizionale come quella da cui prendere esempio, unica soluzione per il benessere di un bambino, è quella dettata anche dall’attuale governo – semplificazioni che quasi mai tengono conto di affidamenti o adozioni richieste anche per migliorare la qualità della vita di bambini in difficoltà.
Ma da tempo gli psicoanalisti del Centro psicoanalitico della Capitale, si sono interessati alla vicende e hanno studiato da vicino i comportamenti dei bambini cresciuti nelle famiglie Lgbt, comparandoli con quelli delle cosiddette famiglie “conformi”. Il risultato? I bambini delle famiglie omogenitoriali avrebbero meno problemi e mostrerebbero più resilienza.
L’analisi del Centro psicoanalitico di Roma
Secondo gli studi di Laura Porzio Giusto e Nicola Carone, i figli e le figlie delle coppie omogenitorali mostrerebbero meno problemi nell’adattamento, meno problemi comportamentali della norma. Uno dei motivi risiede nel fattore ambientale, quello tirato in ballo senza alcuna base scientifica nel dibattito odierno di chi preme per la “famiglia tradizionale”.
Ebbene sì, una famiglia amorevole e protettiva, una comunicazione importante tra genitori e figli, apertura mentale dei genitori – questo aspetto fortemente sottolineato – rispetto all’orientamento sessuale, sono tutti fattori che agevolano la crescita dei bambini.
Ricordiamo che il Centro Psicoanalitico di Roma rappresenta una vera eccellenza nel settore, e che da anni spinge per la ricerca psicoanalitica nei confronti del soggetto contemporaneo.
I bambini cresciuti in famiglie omogenitoriali non hanno alcuno svantaggio rispetto ai coetanei
Dati emersi, quelli pubblicati, frutto di oltre quarant’anni di ricerche. Studi che hanno evidenziato come i bambini cresciuti in famiglie Lgtb presentino percorsi di sviluppo psicologico e socio-emotivo cognitivo uguali se non migliori di quelli dei coetanei cresciuti in famiglie “tradizionali”.
L’attaccamento verso i genitori, come ha anche affermato l‘American Psychoanalytic Association nel 2012, dipende da genitori coinvolti, capaci di cure, competenti e aperti. Qualità che non possono essere determinate da pregiudizi o da orientamenti sessuali.
Altre ricerche sul benessere dei bambini con due mamme o due papà, hanno messo in luce come – sia quelle condotte alla Guangxi Medical University in Cin che quelle della Duke University in North Carolina – vivere e crescere in famiglie omogenitoriali non rappresenta alcuno svantaggio per i bambini. Ricerche che vengono condotte come in questo caso dal 1989 al 2022, e che dovrebbero chiamare la comunità e i medici a una presa di posizione abbastanza netta.