Una storia di ordinario razzismo quella raccontata da Chiara, una ragazza di 18 anni di Crescentino, in provincia di Vercelli, a cui è stato rifiutato un lavoro come commessa da un commerciante di Torino perché ha un fidanzato nigeriano. “Non affido la cassa a una che divide la sua vita con un africano“, le ha scritto il titolare in una chat di Messenger che la giovane ha deciso di pubblicare sui social. La 18enne aveva risposto a un’inserzione su una pagina di cerco-lavoro e il titolare le aveva chiesto il curriculum: una volta visitato il suo profilo social, ha visto la foto della giovane abbracciata al fidanzato, Oliver, di origine nigeriana e le ha rifiutato il lavoro.
“Ho guardato bene il tuo profilo. Non credo che tu sia la persona che sto cercando, mi spiace“, le scrive il commerciante, confermando che non l’avrebbe chiamata a lavorare per lui. Qualche riga dopo Chiara inizia a scoprire il vero motivo del no. “Se ti posso dare un piccolo consiglio, cambia le foto del profilo, e non evidenziare il tuo rapporto, non so se mi spiego“, scrive ancora il titolare.
Il riferimento è chiaro ed è alla foto in cui la giovane abbraccia il suo ragazzo. Colpita nel vivo, la ragazza reagisce e risponde a tono. “Cosa pensi? Che rubo dal tuo stupido negozio per portare i soldi a lui? Che lo faccio entrare a derubarti di nascosto? Io non le vengo a dire che non deve “abbracciare” la persona nella sua foto profilo, quindi eviti simili commenti ignoranti nei miei confronti. Non si preoccupi, se solo guardando il mio profilo ha capito che non sono persona giusta per il suo posto di lavoro, posso capire che lei è una persona molto superficiale, quindi non avrei accettato il suo posto ugualmente, dopo questo messaggio. La ringrazio e le auguro una buona continuazione“, è la sua reazione.
La risposta del commerciante non si fa attendere. “Per me puoi uscire anche con il mostro di Firenze, ma permettimi di non affidare la cassa di un negozio a chi divide la sua vita con un africano“, scrive secco.