Nonostante giocasse praticamente in casa e con tanto di maglia bianconera, la Juventus non va oltre lo 0 a 0 col Cesena nella prima amichevole tra due squadre di serie A di questa stagione 2014/15. Ancora una gara scialba e impalpabile per il nuovo tecnico Allegri, che certo doveva fare a meno di diversi titolari come Pogba o Vidal (aggiornamento: sembra che possa restare) e su una condizione non ottimale, ma una sola occasione da gol è davvero troppo poco. Gara estremamente noiosa e a ritmi tipici di luglio, ha visto di sicuro i ragazzi di Bisoli rendersi più pericolosi e attivi, in maglia celebrativa rosa per Marco Pantani.
Allegri torna al 3-5-2 che non gli è propriamente a genio schierando Storari in porta con davanti Chiellini sul centro-sinistra, Sorensen-sì-è-proprio-lui sul centro destra e Bonucci al centro. Sulle fasce spazio a Lichtsteiner sulla destra e Motta-sì-lui sulla sinistra. Pirlo era affiancato da Padoin e Pereyra mentre in attacco Giovinco si muoveva intorno al centroavanti di peso Llorente. La Juve si è mossa molto, ha creato parecchio gioco sulle fasce, essendoci un tripudio di laterali anche in posizione più centrale, ma ha non ha raccolto niente. Una manovra sterile, con il solito, inspiegabile, timore reverenziale verso il tiro in porta.
L’unico da fuori diretto nello specchio è stato quello di Pirlo nel primo tempo, respinto da Leali ottimamente. Poi, paradossalmente, il più pericoloso è stato Ogbonna, autore nel secondo tempo prima di una cannonata in tribuna e poi di un colpo di testa da angolo terminato fuori. Il Cesena ha risposto con una formazione a specchio ossia sempre il 3-5-2 con Leali; Volta, Lucchini, Capelli; Perico, De Feudis, Cascione, Ze Eduardo, Renzetti; Djuric, Defrel. Ed è stato più pericoloso ad esempio col bel tiro di Defrel alzato sopra la traversa da Storari.
Allegri commenta positivamente la gara: “Mi è piaciuto l’atteggiamento, non ci sono state tante occasioni, ma ho avuto buone risposte e non ci sono stati infortuni. Stiamo conoscendoci tutti quanti, è solo il terzo giorno tutti insieme e stiamo trovando la condizione giusta. Si potrà giocare a tre o a quattro a seconda delle situazioni, sempre che abbia giocatori per giocare a quattro“. Buono il debutto di Pereyra che ha mostrato il dinamismo e la velocità di cui è contraddistinto così come quello del giovanissimo Coman che potrebbe diventare l’arma segreta per le partite un po’ bloccate e troppo tattiche.
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