Si può qualificarsi ai quarti di finale tra i fischi e le contestazioni del pubblico di casa? Certo che sì se si è l’allenatore del Real Madrid che parte da campione in carica e con l’obiettivo minimo della vittoria del trofeo. Carletto Ancelotti sta vivendo un periodo no con troppi passi falsi in campionato e il Bernabeu chiedeva una bella prestazione tra le mura amiche ma purtroppo è arrivata una clamorosa sconfitta per 3-4 contro i tedeschi dello Shalke 04 che sono arrivati a un passo dal clamoroso ribaltone nella sfida andata-ritorno che poteva decisamente costare la testa a Carletto. Scopriamo di più sulla sfida.
Il primo tempo si era chiuso sul 2-2 con la rete in apertura al 20esimo di Christian Fuchs e il pareggio cinque minuti dopo di un nervoso Cristiano Ronaldo (che poi si è fatto anche ammonire). Al 40esimo è giunto l’1-2 di Klaas Jan Huntelaar ma ancora Cristiano Ronaldo ha ribadito in rete al 45esimo per portare il match sul 2-2. A inizio ripresa ecco il gol della speranza del buon risultato di Karim Benzema dopo nove minuti dal rientro dagli spogliatoi, ma al 57esimo l’inerzia cambia con Leroy Sane che pareggia e all’84esimo ancora Klaas Jan Huntelaar che fa tremare di paura il Bernabeu perché con un altro gol sarebbero passati i tedeschi. Ma la partita si chiude così
Nemmeno il tempo di finire la partita che è partito subito l’hashtag #ancelottiveteya e #Ancelottidimision su Twitter e Cristiano Ronaldo si infuria delle contestazioni andando a dichiarare che da qui a fine stagione non avrebbe più parlato, per protesta.
Le formazioni titolari. Il Real Madrid è sceso in campo con il suo 11 migliore in questo momento dunque con in porta Iker Casillas poi difesa con Raphael Varane sulla fascia, Pepe e Fabio Coentrao al centro e Alvaro Arbeloa sull’altra fascia. A centrocampo Sami Khedira con Toni Kroos poi Isco con Cristiano Ronaldo e Gareth Bale e Karim Benzema.
Lo Schalke 04 ha risposto con Timon Wellenreuther in porta poi difesa con Benedikt Hoewedes, Christian Fuchs, Matija Nastasic e Joel Matip, centrocampo con Max Meyer, Marco Hoeger e Tranquillo Barnetta, poi Roman Neustaedter, Eric Maxim Choupo-Moting e Klaas Jan Huntelaar.