Charles Manson, dopo 50 anni torna in libertà l’angelo della morte

Torna in libertà dopo oltre 50 anni l’angelo della morte, alias Leslie Van Houten. La donna fra qualche settimana potrà lasciare il carcere in condizione di libertà vigilata.

Charles Manson
Charles Manson

 

A distanza di 53 anni dagli omicidi commessi dalla banda di Charles Manson, lascia il carcere colei che venne definita l’angelo della morte. Stiamo parlando di Leslie Van Houten, in carcere da 53 anni e che fra qualche settimana potrà uscire in libertà vigilata.

Libertà vigilata per Leslie Van Houten

Presto tornerà in libertà Leslie Van Houten, anche se vigilata. La donna, nota meglio con l’appellativo di angelo della morte, era una delle componenti della setta a cui faceva capo Charles Manson. Dopo aver trascorso nel carcere di Los Angeles oltre mezzo secolo, potrà uscire grazie all’autorizzazione data da Gavin Newsom, governatore della California.

Il governatore ha detto che la donna uscirà ma con il regime di libertà condizionata. La donna, che oggi ha 72 anni, aveva ricevuto la condanna all’ergastolo per la partecipazione nel 1969 agli assassini di Leno LaBianca e della moglie Rosemary.

Charles Manson
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La donna non partecipò all’eccidio di Cielo Drive

L’omicidio dei coniugi LaBianca fece rabbrividire all’epoca. I due vennero massacrati con diversi colpi di coltello nella loro casa a Los Feliz, in California. Fu Manson ad ordinare il massacro della coppia. Invece, la Van Houten non partecipò al massacro che la setta di Manson compì a Cielo Drive.

In quella tragica vicenda morirono massacrati la moglie del regista Roman Polanski, l’attrice Sharon Tate, che era incinta all’ottavo mese, un 18enne e altri tre amici della donna. A commettere gli omicidi furono Patricia Krenwinkel, Susan Atkins e omicidi Tex Watson, tutti giovani intorno ai 20 anni, sempre sotto ordine di Manson.

Gli assassini entrarono nella casa del regista situata a Los Angeles con tutto quello che serviva per compiere il massacro. Per puro caso non morì anche Polanski, che per ragioni di lavoro si trovava a Londra.

 

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