La copertina di Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese vittima di un attentato nel gennaio 2015, desta qualche polemica. Dedicata agli attentati di Bruxelles del 22 marzo, la copertina, disegnata dal direttore Riss (Laurent Sourisseau) infiamma i social network.
Nella cover, la bandiera del Belgio fa da sfondo alla caricatura del cantante belga Stromae (nome d’arte di Paul Van Haver) che pronuncia la frase “Papa où t’es” (“Papà dove sei?“). Circondano il rapper disegni di braccia, piedi, occhi mutilati dalle bombe e che rispondono alla domanda del musicista con “Qui”, “là”, “qua” e in alto una scritta: “Il Belgio disorientato“. Il brano del cantante Stromae, cui fa riferimento la copertina, parla del padre disperso nel genocidio dei Tutsi in Ruanda nel 1994. Contrastanti i commenti in rete: da un lato molti utenti sono insorti definendo la copertina “volgare” e “irrispettosa”, molti si dicono a disagio per un umorismo che arriva a pochi giorni dalla strage. Positivi invece i commenti di altri utenti che lodano la satira di Charlie Hebdo vedendo nel sarcasmo “il miglior modo di continuare la linea editoriale del giornale, che non si fa intimidire”.
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