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E’ uscito il nuovo numero di Charlie Hebdo. Vi presentiamo il giornale tutto da sfogliare con la traduzione in italiano. In Francia c’è stato il tutto esaurito. In alcuni punti vendita non si trovano più copie già dalle 5:50 del mattino. Fin dalle 6 tutta Parigi la gente ha fatto la coda ai chioschi di giornali. Per questo è stato deciso che la tiratura del giornale satirico arriverà a 5 milioni di copie. Anche in Italia le copie allegate al Fatto Quotidiano già prima delle 8 del mattino erano introvabili. E’ un numero particolare, perché arriva direttamente dopo il terribile attentato alla redazione compiuto dai terroristi. 600.000 copie sono uscite dalla tipografia per l’estero e già tutti prevedevano che nessuna sarebbe tornata indietro.
La scelta della copertina è molto significativa, perché mostra Maometto, che versa una lacrima sulla copertina del giornale e mostra un cartello con la scritta “Je suis Charlie”. Sulla sua testa la scritta “Tout est pardonnè”, che significa “E’ tutto perdonato”. I membri della redazione che sono sopravvissuti all’attentato presso la sede della rivista a Parigi non vogliono rinunciare al loro diritto di espressione, anche a quello di essere “blasfemi”. Non smentiscono l’obiettivo fondamentale del giornale, che è, ancora una volta, quello di far ridere. Il caporedattore Gerard Biard ha ripetuto che il nuovo numero ha lo stesso tono di quelli che sono stati pubblicati.
Le dichiarazioni dei redattori
La rivista, quindi, torna in edicola dopo il massacro, proponendo le sue nuove vignette. Senza rimpianti, senza piagnistei, il tutto seguendo la precisa linea editoriale che ha da sempre caratterizzato Charlie Hebdo. Il caporedattore Gerard Biard ha detto a chiare lettere: “Spero che le copie vendute siano anche più di un milione. Questi fascisti religiosi devono capire su cosa hanno sparato”. Parole molto dure, che non tradiscono la volontà di ricominciare, anzi di continuare sulla scia che sempre si è portata avanti, l’intenzione di non farsi intimorire da una strage che ha segnato di paura le coscienze collettive.
Il caporedattore ha detto che si è iniziato a lavorare al nuovo numero già all’indomani dell’attentato. Poi ha sottolineato: “Proveremo ad esprimere le nostre idee e quando parlo di nostre idee significa di tutta la redazione, compresi quelli che non ci sono più”. Biard ha puntualizzato che non sarà possibile ignorare 17 morti, ma il nuovo numero di Charlie Hebdo sarà il giornale che tutti conoscono.
Il caricaturista Luz ha dichiarato: “Tutti quei politici alla marcia, l’ho trovata una situazione surreale. Improvvisamente mi sono trovato davanti tutti i miei personaggi, l’assurdità contro cui tutti noi di Charlie lottiamo”. Il disegnatore olandese Bernard Willem Holtrop non ha potuto fare a meno di dire: “Ho visto che abbiamo molti nuovi amici, come il Papa, la Regina Elisabetta e Putin. Questo mi fa ridere davvero”.
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