Wikipedia intende utilizzare l’intelligenza artificiale di ChatGPT per la stesura di migliaia di articoli da inserire nell’enciclopedia online.
Il potere di ChatGPT è tale che, secondo i suoi creatori, tutte le mansioni attualmente svolte dagli esseri umani scompariranno, con rare eccezioni. Pertanto, quando il fondatore di Wikipedia – la più grande enciclopedia online – ammette che l’idea di adottare questa tecnologia per scrivere migliaia di articoli lo ha stuzzicato, solleva inevitabilmente alcune domande. Certo, nulla è stato ancora deciso, ma secondo Jimmy Wales il dibattito è aperto all’interno del management di Wikipedia.
L’intelligenza artificiale di OpenAI sta causando polemiche. Solleva molte questioni etiche e il fondatore di Wikipedia lo sa bene: “I modelli esistenti non sono abbastanza buoni, ma interessa anche noi, perché sembrano esserci molte possibilità in questo campo”.
Pertanto, l’azienda è propensa ad utilizzare l’intelligenza artificiale di ChatGPT al fine di scrivere articoli per Wikipedia in maniera automatizzata.
Un investimento che potrebbe essere decisamente utile per Wikipedia, in quanto il costo totale dell’uso di ChatGPT non supererebbe i 1.200 euro all’anno. Pertanto, si abbatterebbero i costi del lavoro svolto dagli umani. E, su tale questione, nascono le polemiche, in quanto in molti potrebbero perdere il lavoro.
Secondo il parere degli esperti, per quanto potente sia, l’IA è ancora lontana dall’essere una tecnologia molto affidabile.
Uno studio di NewsGuard sostiene addirittura che ChatGPT promuova la diffusione di notizie false. Anzi, spesso dà risposte mendaci con sconcertante disinvoltura. Ciò non avviene necessariamente in modo volontario, ma questo fenomeno, nelle mani sbagliate, dà libero sfogo a ogni sorta di manipolazione.
Wikipedia è spesso criticata per aver ospitato articoli “orientati“, volontariamente o meno. Il pericolo è, quindi, grande: Wikipedia potrebbe, in tal senso, incrementare la disinformazione.
Wales, a questo proposito, dice quanto segue: “uno dei problemi di ChatGPT è quello che chiamano in AI, allucinazione – io lo chiamo bugia […] Dobbiamo stare molto attenti a ciò“.
Nonostante questo, il chatbot suscita un certo interesse in Wales per le possibilità offerte in termini di assistenza umana. AI può confrontare fonti e citazioni di vari articoli e trovare contraddizioni in pochi secondi.
“Se automatizziamo l’inserimento dei dati per ottenere centinaia di esempi, penso che la nostra comunità potrebbe trovarlo molto utile”. Una discussione che, sicuramente, andrà avanti nel corso del tempo al fine di definire i limiti, le potenzialità e i risvolti più oscuri di tale tecnologia.
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