Che fine fanno i rifiuti organici che buttiamo ogni giorno? Ecco dove finiscono

Che fine fanno i rifiuti che vengono buttati ogni giorno? Oggi vi sveleremo dove finiscono e come vengono smaltiti.

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Organico – Nanopress.it

Che fine fanno i rifiuti che ogni giorno buttiamo? Un video apparso su YouTube ci spiega effettivamente che cosa avviene nel momento in cui gettiamo i rifiuti organici e come questi vengono trasformati.

Sì perché i rifiuti organici smaltiti vengono trasformati in biometano, un gas combustibile derivato proprio dal biogas che viene poi riammesso nella rete di trasporto nazionale.

Che fine fanno i rifiuti organici che buttiamo?

Da qualche anno a questa parte c’è una grande attenzione nei confronti dell’ambiente e questo ha portato i Comuni ad effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti che vengono prodotti quotidianamente dal cittadino.

Ogni Comune ha le sue regole che vengono in qualche modo impartite dalla società a cui viene affidata la raccolta.

Molti però si chiedono che fine facciano i rifiuti che giornalmente vengono gettati nella spazzatura.

Qualcuno ipotizza che nel momento in cui i sacchetti della spazzatura vengono raccolti tutto ciò che è all’interno viene mischiato con altro e che di conseguenza la raccolta differenziata risulta inutile. In realtà però non è proprio così.

L‘indifferenziato viene riciclato e la nostra raccolta differenziata rimane quella che è. Nel video in questione si vedono delle immagini che tolgono ogni tipo di dubbio al riguardo, visto che è stato girato all’interno di un grande stabilimento per far vedere che cosa accade effettivamente al nostro organico.

che fine fanno i rifiuti
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Il processo di trasformazione

Come questo viene trasformato in gas biometano che poi di conseguenza arriva nei nostri fornelli e viene trasformato anche come fertilizzante da utilizzare per le nostre piantine ed i nostri giardini.

Le immagini in questione riguardano uno stabilimento, ovvero l’Iren Cairo Montenotte in provincia di Savona, dove l’ organico viene riciclato.

C’è una mega bilancia dove vengono pesati i camion in entrata e quelli in uscita, in modo da sapere esattamente quanto organico arriva e quanto organico viene scaricato in quella parte dello stabilimento.

Si ricorda che l’organico è degradabile al 100%, ma in questa fabbrica viene mischiato a plastica, alluminio e quindi non tutto quello che effettivamente abbiamo in casa è differenziata.

Una macchina a forma di ragno prende le buste dell’organico, le butta dentro una grande vasca.

I sacchetti vengono così stritolati, macellati, aperti e poi passati su un tapis roulant dove scorre tutto il materiale all’interno e separati tutti gli elementi metallici. Questo processo si chiama deferrizzazione.

Da purea di scarto a biogas e fertilizzante

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Dopodiché il materiale sale e va a finire all’interno di alcune macchine molto rumorose. Il materiale di scarto finisce in delle vasche.

Sarà poi smaltito in un secondo momento mentre la parte organica viene fatta confluire in altre vasche dove viene aggiunta anche dell’acqua. Questa purea in realtà contiene ancora del materiale solido.

A questo punto la purea passa da sotto e va a finire all’interno di un cilindrone dove avviene il processo di digestione anaerobica, cioè in assenza di ossigeno. In questo cilindrone avviene la trasformazione in biogas. Questo passa poi in un’altra struttura dove viene raffinato.

E successivamente avrà una compensazione di metano pari al 97,5%, la soglia minima per poter andare nella rete di trasporto nazionale. Cosa accade però al liquido che rimane in qualche modo dentro questo cilindro? Questo attraverso dei tubi viene inviato in altre vasche.

Li la parte solida viene separata da quella liquida e proprio quest’ultima viene riutilizzata per fare una nuova purea.

Viene prima mischiata con gli sfalci d’erba dei nostri giardini nostri giardini e viene stoccata in delle gigantesche camere chiamate biocelle. La purea rimane all’interno di queste vasche per circa 20 giorni.

Quello che ne viene fuori sarà il terriccio che viene usato in agricoltura o comunque per nutrire le nostre piante, una sorta di fertilizzante comunque. Quella che era una purea puzzolente adesso è diventata un composto profumato.

E’ avvenuta una trasformazione passando da prodotti di scarto ad alimenti per le nostre piante. Ecco trovato anche un modo per poter nutrire il nostro giardino e renderlo maggiormente fertile con questo fertilizzante.

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