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Che fine ha fatto Cinzia Leone? Vi ricorderete sicuramente di lei: l‘attrice ha conosciuto il successo grazie a La TV delle ragazze, il programma tv di Serena Dandini trasmesso su Rai 3 nel 1989, e nel 1995 partecipando al film Selvaggi insieme ad Ezio Greggio, Leo Gullotta e all’amica Monica Scattini. Qualche anno prima, nel 1991, le è stato diagnosticato un aneurisma congenito, fortunatamente senza gravi conseguenze anche se inizialmente paralizzata al lato sinistro. Pian piano l’attrice, di ritorno dall’America, dove è stata operata, ha ricominciato a vivere con normalità. Oggi riempie i teatri d’Italia con spettacoli di attualità sociale che fanno riflettere sulla società contemporanea.
Del percorso di riabilitazione dopo la malattia e due gravi emorragie celebrali ne ha parlato al Corriere dello Sport lo scorso marzo, in occasione della Settimana mondiale del Cervello:
‘Parlarne oggi – dice – è la vera vittoria. Mi è stato diagnosticato un aneurisma congenito dell’arteria basilare. La situazione era gravissima’ tant’è che ‘sono dovuta andare fino in Arizona, perché qui nessuno ha voluto ‘metterci le mani’. L’unico neurochirurgo nel mondo che non si è rifiutato di operarmi è stato il dottor Spletzer, un genio. Sono stata sottoposta a un difficilissimo intervento in circolazione extracorporea’, fa sapere, e ‘per fortuna, la lesione non ha ha causato dei danni permanenti‘.
Oggi, nel 2015, Cinzia Leone combatte contro i pregiudizi e i folli cambiamenti di una società troppo di corsa per avvertire che sta cambiando, non sempre in termini positivi. Sono questi, in sostanza, i macro-temi affrontati nei suoi ultimi spettacoli teatrali, Disorient Express, in scena fino al marzo scorso al teatro Ghione di Roma, e Mamma sei sempre nei miei pensieri, spostati!, esilarante spettacolo di qualche anno fa.
Più di recente? Cinzia Leone è stata ospite di La 7 nel programma d’informazione mattutina Coffee Break, condotto da Tiziana Panella. In quell’occasione ha spiegato cosa voglia dire per lei ‘usare il cervello’ nel mondo 2.0:
‘E’ una società fobica che scappa dal dolore, che scappa alla crisi, che non vuole affrontare la parte contraddittoria e inevitabile della realtà. Quindi, non cresce. Rimane ancorata in uno stato di auto-difesa. Cos’è invece la vera condivisione? La parole condivisione viene usata a sproposito da vent’anni a questa parte: io c’ho condiviso il mutuo su Facebook, però poi la rata me la sono pagata io!‘, ha detto l’attrice tra il serio e il faceto.
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