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Tutti si ricordano dei Jalisse, c’è poco da fare. Anche se nella loro carriera hanno ‘solo’ vinto un Festival di Sanremo e poi sono scomparsi in chissà quale destino, magari tornando ai mestieri umili che svolgevano prima del trionfo ligure.
Non è così: i Jalisse hanno continuato a suonare, purtroppo senza la minima attenzione mediatica e senza calcare palchi di successo.
Adesso vi raccontiamo la loro storia, tinta di misteri sentimentali e di presunti voti comprati per vincere il Festival di Sanremo del 1997.
Alessandra e Fabio si incontrano per la prima volta nel 1990 in una casa discografica, entrambi impegnati con il proprio progetto musicale. Dal 1990 al 1993, Alessandra viene lanciata da Pippo Baudo nel programma Gran Premio, e nel 1992 si ritrova con Fabio, con cui forma i Jalisse, prendendo il nome da un presunto personaggio della serie televisiva I Robinson, di cui francamente non abbiamo memoria.
Nel 1995 partecipano a Sanremo Giovani e nel 1996 si classificano al sesto posto nella sezione ‘Nuove Proposte’.
Nel 1997, finalmente, la loro vita cambia.
Quell’anno partecipano di diritto al Festival di Sanremo nella sezione ‘Big’, il brano è naturalmente ‘Fiumi di parole’, ed è una delle vittorie più discusse della storia della manifestazione.
Innanzitutto i due ragazzi sono due perfetti sconosciuti, e tra di loro non è chiaro che rapporto ci sia. Qualcuno dice che stiano assieme, qualcun altro che siano ex-amanti e c’è anche qualche gossip che li vuole parenti stretti. Poco male, anzi, un po’ di curiosità non guasta per accendere la miccia a una carriera che si annuncia promettente, se non fosse che i Jalisse hanno sempre lavorato con etichette indipendenti e con una di queste hanno vinto.
Un’autentica eresia per Sanremo, dove pare il potere discografico valga moltissimo. E per questo cominciano a essere poco simpatici alla stampa mainstream. E tutti si chiedono come abbiano fatto a vincere.
Come se non bastasse, la canzone ‘Fiumi di parole’ ricorda molto ‘Listen to Your Heart‘ dei Roxette, anche se ci sentiamo di dire che di somiglianze fra canzoni all’interno del Festival ne abbiamo sentite di decisamente più spudorate. In ogni caso i media ci sguazzano.
Durante la settimana sanremese del 1997 esce il loro disco di esordio, ‘Il cerchio magico del mondo’ che vende solo 50.000 copie, pagando la loro scarsa notorietà precedente e le polemiche che stavano montando.
Due mesi dopo partecipano all’Eurofestival a Dublino con la stessa canzone ottenendo il quarto posto. Qualche annoi fa il giornalista Gigi Vesigna, nel suo libro Vox Populi, rivelò come la sconfitta dei Jalisse all’Eurofestival fosse stata pilotata dalla RAI. Se avesse vinto il duo veneto infatti, la TV pubblica italiana avrebbe dovuto per regolamento organizzare l’edizione del 1998, operazione ritenuta commercialmente svantaggiosa visto lo scarso interesse del pubblico italiano per questa kermesse.
Da allora sono annoverati fra le più celebri meteore musicali.
E dopo? Cosa fecero i Jalisse?
Pressoché dimenticati in Italia, il duo comincia a girare il mondo, organizzando date di discreto successo negli Stati Uniti, in Canada, in Russia e Cile.
Alessandra e Fabio nel 1999 si sposano – eh si, erano proprio amanti… – e in seguito hanno una figlia, Angelica: per questo riducono al minimo le loro apparizioni televisive.
Dal 2001 i Jalisse decidono di riprovarci con la musica, partendo dal teatro.
Nel 2004 esce il singolo ‘6 desiderio’ e nella primavera del 2005 esce in Germania, Svizzera e Austria l’album ‘Siedi e ascolta’. I due si impegnano in questi ultimi anni in progetti musicali a sfondo sociale, cantando per la pace nei conflitti, rinforzando il sentimento di affetto del loro nutrito gruppo di fans.
A giudicare dagli articoli sul web e dagli attestati di stima sulle loro pagine di Facebook, è chiaro che molti italiani e altrettanti stranieri non hanno smesso di amarli, consegnandoli così a una carriera di profilo più basso, ma sicuramente più intensa.
E per concludere, un’anticipazione dal libro di Valeria Ducato, ‘I Jalisse. Che fine hanno fatto?’, che uscirà fra qualche giorno.
‘Per un anno i Jalisse hanno fatto inceppare il sistema del Festival, in quanto si sono effettivamente contati i voti della gente. Poi si è riusciti a far credere che proprio loro due si fossero comprati il festival, e non serve la scheda DOXA pubblicata nel libro e le testimonianze dei giurati trascritte per capire che non fosse possibile. Questo libro dà conto della ‘fine che hanno fatto i Jalisse’ e svela i retroscena che hanno portato alla loro scomparsa’
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