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C’è anche Checco Zalone tra le persone che hanno sentito il terremoto del 30 ottobre 2016: l’attore comico – in vacanza a Sulmona, in provincia de L’Aquila, con la famiglia per il ponte di Ognissanti – ha raccontato la sua esperienza ai microfoni di Tagadà. E di fronte alle telecamere del programma di La7, Luca Medici/Zalone parla del terremoto ovviamente a modo suo, tra il serio e il faceto, fermo restando la paura per il boato, più che per le scosse.
Checco Zalone ai microfoni di Tagadà (La7) racconta a modo suo come ha vissuto il terremoto: in visita presso alcuni amici a Sulmona, il comico ha sentito molto bene la scossa del 30 ottobre 2016, passata poco prima delle otto di mattina. ‘Ero in pigiama. Ho preso la bimba e il portafogli, le due cose più importanti… ho lasciato la mamma in camera e sono scappato‘, la battuta del comico (vero nome Luca Medici, in città per tre giorni insieme a moglie, figlia e amici originari di Popoli e di Sulmona.
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A spaventare Zalone, parlando del terremoto di magnitudo 6.5 delle 7,40 di domenica 30 ottobre con epicentro tra Norcia e Preci, avvertito in gran parte dell’Italia, non tanto le scosse, quanto il forte boato, definito dal comico pugliese un rumore che ha spaventato tutta la famiglia. Intervistato dalle telecamere del programma di Tiziana Panella, Zalone ha spiegato che lui vive in una zona antisismica e a deciso di fare un weekend in una zona sismica. Avendo degli amici a Sulmona, la famiglia ha pensato di andare in quei luoghi, anche un po’ per sdrammatizzare. ‘Abbiamo fatto la chat di gruppo: Viaggio nel terremoto ed è passato il terremoto‘, le parole del comico, rimasto comunque in zona nonostante la paura.
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Tutto è bene quel che finisce bene, anche considerato che – fortunatamente per il comico – la zona dove Zalone si trovava in vacanza con la famiglia non era nelle immediate vicinanze dell’epicentro. D’altronde Medici non è nuovo all’ironia, si ricordi il recente video per i malati di Sla in cui Zalone ha l’egoistica voglia di far guarire chi è affetto dalla patologia per rendere la vita più facile in primo luogo a se stessi (a scatenare la generosità del comico, il fatto che il suo posto auto è stato riservato ai disabili). E l’intervento a Tagadà sul terremoto si conclude con uno spot pro Puglia: ‘Ora sto andando in Puglia, che è zona blu, è calma. Venite lì!‘