A distanza di un anno dalla prima pubblicità, riecco lo strepitoso Checco Zalone nel nuovo spot ‘politicamente scorretto’ ma tremendamente efficace a sostegno della lotta contro la SMA, la terribile atrofia muscolare spinale. Se nel 2016 il popolare comico pugliese faceva una donazione per la ricerca pur di riprendersi il posto auto sotto casa assegnato a un bambino che soffriva di Sma, stavolta vuole sostenere da solo (‘Lo faccio io! Quanto vi serve?’) la causa dei bambini malati, ma quando gli dicono la cifra necessaria (5 milioni di euro), straccia precipitosamente l’assegno rifugiandosi in un più rassicurante ‘No vabbè, lo facciamo tutti!’
Con Checco Zalone nel nuovo spot che sostiene la raccolta fondi nazionale per l’atrofia muscolare spinale c’è ancora il giovanissimo Mirko Toller, il bambino affetto da SMA già protagonista della pubblicità dello scorso anno. ‘Nel 2016 abbiamo permesso ai genitori che compongono l’associazione Famiglie SMA di raccogliere 250mila euro, una cifra fondamentale per somministrare le prime cure e il farmaco salvavita Spinraza’, ha spiegato il comico, ‘Ma stavolta dobbiamo fare molto di più: mi piacerebbe raddoppiare e raggiungere la somma di mezzo milione di euro’.
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La nuova campagna per la raccolta fondi è partita il 22 settembre 2017 e andrà avanti fino al 9 ottobre. Per donare si può chiamare o inviare un sms al numero 45521 con l’hashtag #facciamolotutti. Il valore della donazione è di 2 euro per ciascun sms inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali; di 5 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile e Vodafone; di 2 e 5 euro per chiamate da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali.
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‘Grazie allo spot di Checco Zalone‘, ha commentato la presidente dell’associazione Famiglie SMA, Daniela Lauro, ‘Oggi in molti sanno che questa patologia esiste e che insieme è possibile sconfiggerla. È importante non soltanto per i nostri bambini, ma per tutto il Paese. Attualmente già 130 bambini malati di SMA hanno intrapreso un percorso di cura presso il NeMo di Milano, Roma e Messina, il Gaslini di Genova e il Bambino Gesù di Roma, mostrando visibili miglioramenti. È necessario però intervenire precocemente: nella fascia 0-6 mesi la malattia viene inibita, i piccoli hanno una piena ripresa della vocalizzazione e deglutizione e conservano la forza muscolare. Cosa impensabile fino a qualche mese fa’.
La SMA è una malattia degenerativa rara che colpisce le cellule nervose del midollo spinale da cui partono i segnali ai muscoli e anche alcuni dei muscoli volontari che permettono i movimenti più elementari, come camminare, andare a carponi o deglutire. Si tratta del male genetico dalla più alta mortalità in età infantile.