Chi combatte l’Isis ora? Germania e Russia in prima linea con la Francia

Mosca, conferenza stampa Putin Hollande al Cremlino

Chi combatte l’Isis ora? Qualcosa è cambiato nella gestione della guerra in Siria e la nuova coalizione contro lo Stato islamico vede insieme la Francia, la Germania e la Russia. Berlino ‘non soltanto rafforzerà la sia missione nel Nord Iraq‘, dove la Germania fornisce armi da settembre del 2014 ai peshmerga curdi, ma contribuirà, fra l’altro, a combattere Isis con caccia di ricognizione Tornado da impiegare in Siria.

La Germania ha fatto un passo in avanti e contribuirà anche in altro modo a combattere l’Isis, e manderà, oltre ai sei caccia, aerei Airbus da rifornimento, satelliti particolarmente adatti alle ricognizioni notturne, soprattutto una fregata dotata di missili antiaerei che affiancherà la portaerei francese Charles De Gaulle.

E nel frattempo anche il Regno Unito sta decidendo se partecipare militarmente alla guerra all’Isis.

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Anche la Russia è pronta a cooperare con la Francia nella lotta al terrore. ”Gli attacchi terroristici ci impongono di unirci nella lotta” ha detto Vladimir Putin a Hollande, che in tre giorni ha incontrato i leader internazionali. Obama alla Casa Bianca, Putin al Cremlino, Renzi e Merkel all’Eliseo. Putin ha ricordato le vittime delle stragi di Parigi oltre che dell’aereo russo abbattuto sul Sinai. ”Soffriamo con voi per le perdite che ha subito la Francia” ha detto. ”Anche la Russia ha subito gravi perdite a causa di atroci attentati contro aerei civili. E tutto questo ci porta a unirci nella lotta contro un male comune”, ha detto Putin.

Il nostro nemico è il Daesh, lo Stato islamico, che ha un territorio, un esercito e risorse. Per questo le potenze mondiali devono creare una grande coalizione per colpire questi terroristi” in Siria e in Iraq, ha aggiunto Hollande, ”sono a Mosca con voi per vedere come possiamo agire insieme e coordinarci in modo da poter colpire questo gruppo terroristico, ma anche per raggiungere una soluzione politica per la pace”. ”Incrementeremo lo scambio di informazioni e di intelligence, gli attacchi contro l’Is saranno intensificati e colpiranno l’Is e i terroristi, ma non le milizie che contro l’Is combattono”.

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