Chi è Antonio Tajani, il neo eletto presidente del Parlamento europeo? Già vicepresidente del Parlamento europeo, il politico italiano eletto con Forza Italia è stato scelto dal gruppo del Ppe come candidato alla presidenza UE, forte anche della sua carriera considerata ‘di livello’. Favorito fin dalla vigilia delle elezioni, al terzo voto non aveva ancora raggiunto la maggioranza assoluta. Quindi Antonio Tajani ha ‘sfidato’ l’altro candidato italiano, Gianni Pittella al quarto voto, al ballottaggio. Il maggior numero di preferenze è comunque stato raggiunto da Tajani, che ha ottenuto 351 voti, mentre Gianni Pittella ne ha avuti 282. A commento della sua candidatura, il forzista aveva scritto entusiasta su Twitter “Pronti per una battaglia fantastica”, mentre Forza Italia in una grafica pubblicata sulla pagina Facebook commenta così l’elezione di Antonio Tajani a presidente dell’Europarlamento: “Antonio Tajani, cofondatore di Forza Italia, è il nuovo Presidente del Parlamento Europeo. Congratulations Mr. President!”. Conosciamolo meglio.
Sposato e con due figli, Antonio Tajani è nato il 4 agosto del 1953 a Roma. Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università la Sapienza di Roma è stato ufficiale dell’Aeronautica Militare Italiana ma ha anche praticato il mestiere di giornalista professionista aggiungendo al curriculum anche la conduzione del Gr1 Rai. È stato inviato speciale in Libano, Unione Sovietica e Somalia, nonché responsabile della redazione romana de “Il Giornale”.
Co-fondatore di Forza Italia nel 1994, è stato portavoce del presidente del Consiglio nel primo governo Berlusconi, quindi coordinatore regionale del partito nel Lazio dal 1994 al 2005, in precedenza aveva abbracciato idee filomonarchiche diventando vicesegretario del Fronte Monarchico Giovanile. Si è sempre dichiarato favorevole al rientro dei Savoia in Italia.
Eurodeputato per Forza Italia dal 1994, è stato presidente della delegazione del partito al Parlamento Europeo dal giugno 1999 fino a maggio 2008. Nel 2001 è stato candidato a sindaco di Roma per la coalizione della Casa delle Libertà, risultando sconfitto però al ballottaggio da Walter Veltroni con il 47,8 % dei voti.
Dal 2002 Tajani è uno dei 10 vicepresidenti del Partito Popolare Europeo. È stato riconfermato al congresso di Roma nel 2006 e poi ancora al congresso di Bonn nel 2009 e a quello di Bucarest nel 2012. È stato componente della Convenzione Europea, che ha elaborato il testo della Costituzione Europea mai entrata in vigore. Dal 2008 al 2014 è stato Commissario europeo, dapprima ai Trasporti e poi, per quasi cinque anni, all’Industria. Oltre all’italiano parla inglese, francese e spagnolo.
Nel novembre 2014, Antonio Tajani dà prova di sobrietà rinunciando all’indennità transitoria di fine mandato che gli sarebbe spettata in quanto ex vicepresidente della Commissione: un ammontare di circa 13 mila euro al mese per tre anni, quindi 468 mila euro totali che Tajani ha scelto di non ricevere per una “scelta di coscienza”.