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Daniele De Santis, detto Gastone, è l’ultrà romanista che è stato accusato di aver sparato contro alcuni tifosi napoletani nei pressi dell’Olimpico. L’uomo è già noto alla cronaca, perché nel 2004 ha fatto saltare il derby Roma-Lazio. Adesso è stato arrestato, perché è stato accusato di tentato omicidio, mentre lui stesso ha riportato un trauma cranico e ferite alla testa. Per questo motivo si trova ricoverato al Policlinico Gemelli e lì viene piantonato. Secondo le ricostruzioni che sono state fatte dalle forze dell’ordine, sarebbe stato colpevole di aver sparato contro i tifosi del Napoli prima dell’inizio della partita fra Napoli e Fiorentina.
Gastone è stato ritrovato svenuto a pochi passi dal luogo in cui sarebbe avvenuto l’agguato. Accanto aveva la sua pistola. A quanto pare, dopo aver sparato, è riuscito a scappare, ma subito dopo è inciampato. A questo punto avrebbe rivolto la sua pistola contro gli inseguitori e avrebbe sparato per almeno quattro volte.
Le foto su Facebook
In questi giorni stanno circolando in rete anche le foto che sono state tratte dal profilo Facebook di Daniele De Santis, detto anche Danielino. Ne risulta uno scenario davvero incredibile. Già da tutto quello che Gastone ha scritto su Facebook lascia intendere molto della personalità di quest’uomo. Si possono rintracciare insulti alla Polizia, croci celtiche e tutto è accompagnato da una serie di tatuaggi e di braccia tese. Sui social network sotto al suo nickname scrive una frase che la dice lunga: “Boia chi molla”. Molte sono le foto che riguardano la curva sud, anche accanto a ultras di altre squadre. E poi non manca il viso di Gabriele Sandri, il supporter laziale che è stato ucciso da un poliziotto in autogrill. Fumogeni, bastoni, cani e caschi neri completano un quadro molto chiaro.
L’episodio del 2004
Nel 2004 Daniele De Santis è riuscito a fermare l’incontro tra Roma e Lazio. Il derby in quell’occasione ha preso una piega inaspettata. Poco prima dell’inizio della partita si diffuse la notizia che un bambino era stato investito e ucciso da un veicolo delle forze dell’ordine. A questo punto c’è stato l’intervento di Gastone, che scese in campo per parlare con il giocatore Francesco Totti e convincerlo che non si potesse giocare. Alla fine, infatti, il derby fu rinviato. In ogni caso in quella situazione ci furono diversi incidenti, per i quali lo stesso De Santis finì anche processato. Soltanto nel 2008 il giudice dispose che non era necessario procedere nei suoi confronti e di altri sei imputati, coinvolti nella sospensione di quell’incontro calcistico.
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