Dario Franceschini si conferma ministro della Cultura nel neo governo Gentiloni. Ex segretario del Pd, esponente di spicco di Areadem all’interno del partito, era stato visto da qualcuno come possibile successore di Renzi, tuttavia resta ai Beni Culturali.
Dario Franceschini, classe 1958, è un politico, avvocato e scrittore italiano, che ha iniziato la sua carriera politica già a livello studentesco, quando frequentava il liceo scientifico a Ferrara. Qui nel 1974 ha fondato l’associazione studentesca democratica, di orientamento cattolico e centrista. E’ stato eletto per rappresentare gli studenti nel consiglio di amministrazione dell’Università di Ferrara.
Dopo essersi iscritto alla Democrazia Cristiana, è stato eletto delegato provinciale giovanile. E’ entrato a far parte della direzione nazionale della parte giovanile del partito e in seguito a questo incarico ha fondato e diretto la rivista Nuova Politica.
Nel momento in cui la Democrazia Cristiana si è trasformata in Partito Popolare Italiano, ha invitato gli altri membri dello schieramento politico a scegliere con determinazione di promuovere un’alleanza tra il Centro e la Sinistra. Ha aderito all’Ulivo e, durante il Governo D’Alema, ha svolto l’incarico di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Riforme istituzionali. Viene riconfermato poi nel corso del Governo Amato.
Nelle elezioni politiche del 2001 è stato eletto deputato nel collegio di Ferrara. E’ stato tra i fondatori della Margherita e, sempre in quell’anno, è entrato a far parte del comitato costituente del partito. Nel 2002 e nel 2004, a seguito di altri congressi del partito, gli vengono confermati gli incarichi precedenti. Franceschini è stato anche membro del direttivo del Partito Democratico Europeo. Nel 2006 è stato eletto deputato nell’Ulivo. In quell’occasione si è dimesso dal suo ruolo di coordinatore della Margherita ed è stato eletto presidente del gruppo dell’Ulivo alla Camera.
Ha seguito nello specifico il tema della legge elettorale e la legge costituzionale di riforma degli statuti delle Regioni a statuto speciale. Si è occupato inoltre di introdurre il diritto al voto per gli italiani all’estero. Nel 2007 è diventato vicesegretario nazionale del PD ed è stato eletto deputato alle politiche del 2008 e in quelle del 2013.
Dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014 è stato Ministro per i Rapporti con il Parlamento e il Coordinamento dell’attività di governo nel Governo Letta.
Dal 22 febbraio 2014 sino a pochi giorni fa, ha vestito la carica di Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo nel governo Renzi.
Nel secondo semestre 2014, Franceschini ha presieduto il Consiglio dei ministri europei della Cultura e il Forum europeo dei Ministri della Cultura e del Turismo. Al suo nome è legata anche l’introduzione dell’Art Bonus, un credito d’imposta del 65% per privati e imprese, che decidono di devolvere una somma per il restauro del patrimonio culturale pubblico o per attività di musei, fondazioni lirico-sinfoniche o teatri di tradizione. Inoltre, dal luglio 2014 ha disposto l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, a tutti i musei e luoghi della cultura statali.
Nel nuovo governo Gentiloni viene confermato ministro della Cultura.
[tabler] I MINISTRI | DEL GOVERNO | DI PAOLO GENTILONI
Esteri: Alfano | Interno: Minniti | Lavoro: Poletti
Economia: Padoan | Difesa: Pinotti | Giustizia: Orlando
Cultura: Franceschini | Salute: Lorenzin | Istruzione: Fedeli
Sviluppo Economico: Calenda | Agricoltura: Martina | Trasporti: Delrio
Ambiente: Galletti | Rapp. col Parlamento: Finocchiaro | Affari regionali: Costa
Semplificazione: Madia | Mezzogiorno: De Vincenti | Sport: Lotti
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Boschi | |
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