Con Donatella Bianchi si chiude il cerchio dei candidati alle regionali nel Lazio. Il nome della giornalista ed ex presidente del Wwf, al momento conduttrice di Linea Blu, su Rai 1, è stato annunciato oggi dal presidente del MoVimento 5 stelle, Giuseppe Conte, in un’intervista ad Avvenire, e correrà non solo per il gruppo dei pentastellati ma anche per Coordinamento 2050 e per Sinistra Italiana.
Dal Partito democratico, che invece, come ben si sa, schiererà Alessio D’Amato, supportato anche dal terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi, e da Europa Verde, hanno chiesto subito che la candidata lasci la conduzione del programma della Rai.
Donatella Bianchi, giornalista professionista dal 1985 e conduttrice di Linea Blu, è stata scelta dal MoVimento 5 stelle, Coordinamento 2050 e Sinistra Italiana come candidata per le regionali nel Lazio.
Il nome dell’ex presidente del Wwf, dal 2019 presidente del Parco Nazionale delle Cinque terre, per scelta dell’allora ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in concerto con il governatore della Liguria, Giovanni Toti, è stato annunciato dal numero uno dei pentastellati, l’ex premier Giuseppe Conte, oggi in un’intervista ad Avvenire, e completa il quadro di quelli che sono i concorrenti per la corsa alla Pisana con Alessio D’Amato, candidato del Partito democratico, ma anche del terzo polo e di Europa Verde, e Francesco Rocca, l’ormai ex presidente della Croce Rossa Italiana scelto dal centrodestra.
“Incarna perfettamente i valori del Movimento, rappresenta al meglio il nostro programma politico, sociale e ambientale ed è un nome condiviso con le altre forze politiche, sociali e civiche con cui stiamo condividendo il percorso, a partire da Coordinamento 2050“, ha detto l’avvocato di Volturara Appula. Bianchi, infatti, fin dal suo arrivo alla conduzione del programma televisivo di Rai Uno, nel 1994, è sempre stata molto attenta alle politiche ambientali, specialmente quelle che riguardano il mare. Nel maggio del 2020, è anche entrata a far parte del comitato per la ripartenza dopo l’emergenza Covid, presieduto da Vittorio Colao, per dire la sua sulle valutazioni ambientali.
Quanto alla scelta di non schierarsi con “mister vaccino”, così come viene chiamato il candidato dei dem, Conte ha spiegato che proprio D’Amato “è stato il punto di caduta del Pd dopo una guerra interna tra correnti e capibastone. Noi avevamo fatto delle richieste programmatiche, loro il giorno dopo ci hanno risposto con il diktat su un nome senza neppure accettare una discussione sui temi. Mentre la nostra candidata, come avevo promesso, va oltre gli schieramenti“.
Bianchi, poi, dal canto suo, ha chiarito quali saranno i temi di cui si occuperà qualora dovesse vincere le elezioni del 12 e 13 febbraio, e quindi “transizione ecologica, salvaguardia ambientale e lotta alle disparità sociali“, temi che hanno contraddistinto sia la sua vita professionale, sia la sua crescita come cittadina. Per la candidata e giornalista, “si tratta di valori non negoziabili che giorno dopo giorno ho ritrovato nell’azione politica del Movimento 5 Stelle e che sono alla base della proposta programmatica per il Lazio che ho condiviso con il presidente Giuseppe Conte“.
Non sarà, certo, una sfida semplice, a cui, ha detto, si dedicherà “senza risparmio, a partire dalla presentazione della piattaforma programmatica. Inizierò da subito a raccogliere le esigenze dei cittadini laziali nei territori, ascolterò le loro voci e farò in modo che questo dialogo non rimanga confinato nel classico programma della campagna elettorale“. “Farò in modo che questo confronto sia alla base di una amministrazione vicina alla cittadinanza“, ha concluso.
La scelta di candidare Bianchi alle regionali nel Lazio da parte del MoVimento 5 stelle è stata subito commentata dal deputato del Partito democratico Andrea Casu che, su Twitter, ha chiesto alla conduttrice di lasciare il suo programma in Rai, “che non ha le porte girevoli“, ha scritto.
Per Luciano Nobili, responsabile del coordinamento di Italia Viva, invece, si tratta di un ritorno al passato: “Dopo molti rifiuti e porte in faccia, Giuseppe Conte trova in extremis una candidata per il Lazio. Curioso sia andato a cercarla nel centrodestra: la Bianchi è stata nominata presidente del parco delle Cinque Terre dalla giunta leghista di Toti. Nostalgie gialloverdi? No grazie“, ha scritto anche lui un cinguettio.
In una nota Francesco Silvestri, Alessandra Maiorino, Alfonso Colucci, Ilaria Fontana e Stefano Patuanelli, tutti i parlamentari pentastellati eletti nella circoscrizione del Lazio, dopo un primo momento di silenzio dovuto a un annuncio quasi inaspettato fino a poche ore prima, hanno detto che la candidata “garantisce la qualità ricercata dal Movimento 5 Stelle e il pieno impegno a favore di quelle battaglie per il sociale e per l’ambiente essenziali per far ripartire la Regione“.
Per loro, hanno ribadito, contano soprattutto i programmi e le idee, e Bianchi è considerata come “l’interprete giusto per vincere questa importante competizione elettorale“. “Altri partiti hanno scelto nomi che tenessero conto di equilibri interni e logiche di spartizione – hanno concluso –, noi, in maniera coerente con la nostra storia, abbiamo messo davanti i bisogni e i desideri dei cittadini laziali. Iniziamo questa campagna elettorale con grande entusiasmo, certi di aver fatto una scelta di valore“.
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