Il suo nome di battesimo è Elena Ethel Schlein ma tutti, ormai la conoscono con il diminutivo di Elly. Classe 1985, nata a Lugano da madre italiana e padre americano. Nelle ultime elezione del 25 settembre viene eletta deputata candidandosi alla Camera nella lista del Partito Democratico.
La 37 enne di origini svizzere è la più piccola di tre fratelli. Si considera un’ambientalista, movimentista, femminista, documentarista mancata.
Le origini di Elly Schlein
Conosciuta da tutti con il diminutivo di Elly anche se il suo nome di battesimo è Elena, nata a Lugano il 4 maggio 1985, figlia di madre italiana e padre americano si è mostrata come colei che vuole rifondare il Partito Democratico.
La minore dei tre fratelli, si definisce fan del gruppo musicale Beirut, amante dei videogiochi e bisessuale. Elly Schlein è cresciuta a suon di musica elettronica e gameboy, definendosi una tipica adolescente nerd degli anni ’90.
I suoi parenti provengono da diverse parti del mondo; suo padre, Melvin Schlein, è un noto politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazista: i familiari paterni, infatti, erano originari della città di Leopoli e facevano parte dell’impero Austro- Ungarico, arrivati a New York, a Ellis Island, modificarono il loro cognome in quello attuale.
La sua ascesa politica
Elly Schlein inizia a muovere i suoi passi nel mondo della politica ai tempi dell’università. A Bologna, mentre studia Giurisprudenza, dove nel marzo del 2011 si laurea con il massimo dei voti discutendo una tesi di diritto costituzionale.
Infatti, tra un esame e un altro, mentre era nella politica giovanile, nel 2008, vola alla volta di Chicago per prendere parte come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama per le elezioni presidenziali statunitensi di quell’anno.
Nell’aprile del 2013 entra a fare parte del movimento dei giovani Dem nato per protestare contro i franchi tiratori che bloccarono la candidatura di Romano Prodi al Quirinale. Decide quindi, la giovane Elly, di fondare una campagna di mobilitazione #OccupyPd, consegnando lei stessa una maglietta al prof con la scritta “siamo più di 101”.
Nel 2014, inizia la sua vera carriera politica; infatti a Strasburgo prenderà parte al Parlamento Europeo, a fianco di Pippo Civati; fino al 2019 Elly Schlein sarà una europarlamentare rappresentando il centro sinistra. Nella legislatura, è stata vicepresidente della delegazione alla Commissione parlamentare di stabilizzazione e di associazione UE-Albania e membro della commissione per lo sviluppo.
Nel 2020, si candida alle regionali dell’Emilia Romagna per la lista elettorale “Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista e Progressista”, raccogliendo più di 22 mila preferenze. Un ottimo risultato e sarà colei che ha racimolato più voti di tutta la storia delle elezioni in Emilia Romagna.
“lei il migliore spin doctor di sé stessa. Alle regionali di due anni fa costruì la sua campagna con uno staff di tre persone e una settantina di volontari”.
Queste le parole di elogio nei confronti della neo deputata della Camera del matematico Gaspare Giovanni Righi.