Un testo del quale Fedez si è preso la totale responsabilità di ciò che vi era scritto ma che, di certo, non è passato inosservato. La sua decisione di prendere di mira il vice Ministro ai trasporti farà molto parlare, anche dopo Sanremo.
Lui si chiama Galeazzo Bignami ed è noto alle cronache per esser stato fotografato, nel 2005, con una fascia nazista al braccio.
Oggi è il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, ma nel 2005 è balzato alle cronache per un fatto più grave. E di questo, il rapper Fedez, ieri sera dal palco dell’Ariston, l’ha rammentato a tutta Italia. Era, come dicevamo, il 2005 quando Galeazzo Bignami venne fotografato con una camicia nera e una fascia delle SS al braccio.
Un testo, del quale lo stesso rapper se ne è preso tutta la responsabilità e, che, di certo, non è passato inosservato. Nel suo freestyle, infatti, con la foto incriminata di Bignami in mano, Fedez ha affermato in musica: “Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite, forse è meglio il viceministro vestito da Hitler”.
Solo il viceministro con la fascia delle SS al braccio nel brano critica di Fedez? No, ed ecco che la carrellata prosegue, anche, con il Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Roccella e con un’altra frase a lei indicata: “Purtroppo l’aborto è un diritto sì, ma non l’ho detto io, l’ha detto un ministro”.
Ma non finisce qui: nel mirino del rap cantato da Fedez c’è anche il Codacons, balzato alle cronache per aver chiesto che a Blanco vengano attribuiti (e da far pagare) i danni che lo stesso ha causato distruggendo l’allestimento floreale del palco del festival: “Ciao Codacons, guardo come mi diverto” – solo per citarne un pezzetto.
Insomma: un testo che, come lo stesso Fedez ha dichiarato, non era stato annunciato alla Rai ma del quale lui stesso se ne è assunto ogni responsabilità di quanto detto, fatto e scritto. Ma è stato contro il viceministro Bignami dal quale il rapper è partito. Quella foto, scattata nel 2005 che lo ritraeva con una fascia SS al braccio, durante un addio al celibato e che lo stesso Bignami definì “una goliardata”, è stata portata all’Ariston nel pieno del testo e del rap da Fedez stesso.
Tutti si domandano però: ma chi è Galeazzo Bignami? Figlio di uno storico esponente del MSI, il padre Marcello era nella destra bolognese, prima nel MSI e poi in AN. Lo stesso Galeazzo milita nella destra bolognese sin dall’età di 14 anni, entrando nel Fronte della Gioventù e, tre anni dopo, diventa Segretario Regionale del Fronte Universitario di Azione Nazionale.
Dal 2001 al 2004 è il capogruppo di Alleanza Nazionale al Comune di Bologna e, nel 2009, entra nel Popolo delle Libertà, fino ad aderire, allo scioglimento del Popolo delle Libertà, a Forza Italia nel 2013. Ad agosto del 2019 passa a Fratelli d’Italia. Con la nascita del Governo a guida Giorgia Meloni, Bignami viene indicato dal Consiglio dei Ministri come viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, numero due di Matteo Salvini.
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