[didascalia fornitore=”ansa”]Giampiero Massolo[/didascalia]
E’ su di lui che Matteo Salvini e Luigi Di Maio sembrano convergere per affidargli il ruolo di presidente del Consiglio, ma chi è Giampiero Massolo, il papabile premier del governo M5S-Lega, gradito anche a Sergio Mattarella? Già ‘corteggiato’ durante il governo Monti per una poltrona da ministro, fu consigliere diplomatico di Andreotti e Dini e fu nominato da Berlusconi premier capo della segreteria particolare del capo del governo. F anche ambasciatore di rango e segretario generale della Farnesina durante il secondo governo Prodi. Scopriamone di più.
Giampiero Massolo è l’attuale presidente di Fincantieri.
Nato nel 1954 a Varsavia, Massolo si è laureato in Scienze Politiche nel 1976 presso la Pro Deo di Roma, l’università voluta da Gianni Agnelli diventata poi Luiss. A Torino viene assunto dalla Fiat immediatamente dopo gli studi.
Nel 1978 vince il concorso in diplomazia e torna a Roma, dove inizia ufficialmente la sua carriera diplomatica: la prima missione è all’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede dal 1980 al 1982, poi dal 1982 al 1985 presso l’ambasciata a Mosca come primo segretario, infine a Bruxelles dal 1985 al 1988 alla Rappresentanza permanente presso l’Unione europea (Cee), dove ricopre l’incarico di portavoce della delegazione italiana nei gruppi di lavoro del Consiglio dei ministri Cee competenti per l’ambiente e per la politica dell’energia. Contemporaneamente coordina il settore degli aiuti di Stato e della politica industriale.
Ma anche in Italia Massolo ha ricoperto diversi incarichi: a Palazzo Chigi entra nel 1990 nell’ufficio diplomatico con Giulio Andreotti Presidente del Consiglio dei ministri, di cui nel 1993 diviene Consigliere diplomatico aggiunto.
Nel 1994 è Capo della Segreteria particolare del Presidente del Consiglio dei ministri nel primo governo Berlusconi, e nel 1996 Capo dell’ufficio stampa del Ministero degli Affari Esteri.
Dal 2000 al 2004 è vicesegretario generale del Ministero degli Affari Esteri, gli viene affidato il ruolo di direttore generale degli affari politici, per poi diventare capo di gabinetto del Ministero degli Affari Esteri.
[didascalia fornitore=”ansa”]Il ministro dell’Interno Marco Minniti con il presidente Fincantieri Giampiero Massolo[/didascalia]
Nel 2006 assume l’incarico di Direttore generale del Personale, successivamente è nominato Ambasciatore di rango e nel 2007 diviene Segretario generale del Ministero degli affari esteri.
L’11 maggio 2012 il Comitato Interministeriale per la sicurezza della Repubblica lo nomina direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza in sostituzione di Gianni De Gennaro, nominato a sua volta sottosegretario. Dopo aver lasciato l’incarico il 29 aprile 2016, il 22 novembre viene eletto presidente dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI) a decorrere dal 1º gennaio 2017.
Nel 2012 è alla direzione del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza), a capo degli 007, in sostituzione di Gianni De Gennaro. Quando lascia l’incarico ai Servizi, diventa presidente dell’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale e nel 2015 diventa presidente di Fincantieri.
Segni particolari: Francesco Cossiga lo chiamava “fascio-comunista” per la riconosciuta capacità di mediare e avere amici politicamente schierati sia a destra che a sinistra.