Non chiamateli più outsider, ormai Niccolò Macii e Sara Conti sono una certezza del pattinaggio artistico italiano nel panorama internazionale. Da debuttanti sono riusciti a vincere il bronzo mondiale nella gara a coppie, spingendosi lì dove nessuna squadra italiana era mai riuscita. Era dal 1908 che i binomi azzurri inseguivano una medaglia iridata.
Solo due mesi fa la coppia era riuscita in un’altra impresa, ossia quella di vincere gli Europei. Verso le Olimpiadi di Milano-Cortina i due avranno ancora tre anni per crescere e progredire ulteriormente, per poi tentare di essere ancora protagonisti ma questa volta nella competizione a Cinque Cerchi.
Con il bronzo conquistato ai Campionati mondiali ISU di pattinaggio di figura in corso di svolgimento alla Super Arena di Saitama, in Giappone, la coppia azzurra formata da Niccolò Macii e Sara Conti ha trovato la definitiva consacrazione a livello internazionale, dopo una stagione straordinaria e in costante crescita. E per l’Italia questo risultato ha una portata storica, oltre che fondamentale in vista dell’edizione casalinga dei Giochi olimpici invernali che si terranno a Milano-Cortina nel 2026.
Prima d’ora nessuna squadra azzurra era infatti mai riuscita a andare a medaglia in un campionato iridato nella gara delle coppie, che è specialità diversa rispetto alla danza sul ghiaccio dove l’Italia ha invece più tradizione. Macii e Conti hanno così sfatato un tabù che durava dal 1908, anno della prima edizione della competizione mondiale delle coppie. Inoltre il risultato è ancor più sorprendente se si pensa che il duo era all’esordio in un campionato iridato.
Ieri al termine del programma corto erano riusciti con un ottimo esercizio a chiudere in terza posizione provvisoria, dietro solo alla coppia giapponese Miura-Kihara e agli statunitensi Knierim-Frazier, poi rispettivamente d’oro e d’argento con 222.16 e 217.48 punti. Oggi nel programma libero c’è stata la gara della vita con cui la coppia è riuscita a difendere la posizione chiudendo sul terzo gradino del podio. In entrambe le prove Macii e Conti hanno migliorato il loro primato personale, a riprova di una condizione fisica e mentale ottimale.
Nel corto, sulle note di Oblivion cantata da Mina e con la coreografia di Raffaella Cazzaniga, la coppia aveva ottenuto un punteggio di 73.24 (40.47, 32.77). Nel libero invece, sulla colonna sonora di Nuovo Cinema Paradiso di Ennio Morricone e grazie alla coreografa di Corrado Giordani, i pattinatori azzurri hanno totalizzato ben 208.08 punti, un’enormità grazie ai 134.84 punti (66.45, 68.19) della seconda prova. Non avevano mai superato il muro dei 200 punti prima d’ora e hanno staccato la coppia arrivata quarta di quasi nove punti.
Al momento della premiazione c’è stata tanta commozione sul podio e il pubblico ha tributato un meritato applauso agli azzurri. I due hanno poi affermato che questo risultato storico darà grande carica a tutto il movimento italiano di pattinaggio artistico su ghiaccio.
Conosciamo allora meglio gli atleti allenati da Barbara Luoni a Milano e ripercorriamo la loro carriera fin qui. Niccolò Macii, 27 anni, ha iniziato a pattinare nel 2006. Prima di far coppia con la sua attuale compagna ha gareggiato con Sonia Manfredi e poi con Bianca Manacorda. Sara Conti, anche lei lombarda, ha appena 22 anni. I due hanno iniziato a pattinare insieme a partire dalla stagione 2019-2020.
In pochissimi anni hanno raggiunto traguardi eccellenti a livello internazionale. Prima del bronzo mondiale avevano vinto l’oro europeo alla rassegna continentale di Espoo, in Finlandia, nel gennaio scorso. Anche questo risultato è stato eclatante perché nella gara delle coppie l’Italia non aveva mai vinto l’oro.
Quindi in virtù dei risultati mondiali e europei ottenuti in questa stagione, Conti e Macii sono i primi di tutti i tempi e anche gli unici azzurri delle coppie a essere stati in grado di vincere queste prestigiosissime medaglie per la spedizione italiana di pattinaggio di figura.
Infine hanno anche un altro primato. Perché in una sola stagione sono riusciti a andare a podio nella finale del Gran Prix, sempre con un bronzo, e ancora a vincere il loro primo titolo italiano come coppia.
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