Chi è Marco Cecchinato: il tennista italiano sorpresa del Roland Garros

Marco Cecchinato

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Chi è Marco Cecchinato, il tennista italiano nato il 30 settembre 1992 che sta emozionando gli appassionati non soltanto azzurri con un Roland Garros davvero straordinario? Dopo aver battuto ai quarti di finale l’ex-numero uno Nole Djokovic, l’atleta tricolore si presenta in semifinale con tutto da guadagnare e niente da perdere. E il pubblico parigino è tutto per lui. E pensare che l’inizio era stato incredibile una sequenza notevole contro il semisconosciuto Copil battuto solamente al quinto set con 10-8 e via con Trungelliti, Busta che era numero 10 del seeding e che è stato battuto dopo un tie-break decisivo al secondo, Goffin numero 8 e, appunto, contro Nole. Senza mai dover allungare il match al quinto set ancora.

Tutta l’Italia segue col fiato sospeso Marco Cecchinato, che da signor nessuno si è presentato ai nastri di partenza del Roland Garros oltre la settantesima posizione del ranking mondiale per stupire tutti e giocarsi il tutto e per tutto in semifinale con Thiem. Come sempre, partirà da sfavorito, ma si è capito bene che il suo valore attuale è ben più alto di quello che denuncia la classifica ATP.

Biografia di Marco Cecchinato

Cecchinato

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Inizia a giocare a sei anni e il piccolo Marco viene seguito da Francesco Palpacelli, già coach di Roberta Vinci, dopo essere stato avvicinato al tennis dallo zio. Da qui il trasferimento a Caldaro alla corte di Giovanni Sartori (che aveva seguito Andreas Seppi, uno delle sue ispirazioni) e la prima vittoria arriva nel Challenger di San Marino 2013 contro Volandri. Il palmares conta quattro Challenger e cinque Futures. La prima vittoria maggiore dell’ATP è l’anno scorso a Quito, in Ecuador contro il brasiliano Clezar.

Le caratteristiche tecniche di Marco Cecchinato annoverano un servizio molto potente così come il dritto, un buon rovescio giocato elegantemente a una mano per avere più efficacia sul lungo linea. Oltre a Seppi, l’altro suo modello di ispirazione è il russo Marat Safin per l’atteggiamento sul campo.

La carriera

Cecchinato

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Debutta da professionista nel 2010 non qualificandosi per il Challenger Città di Caltanissetta, mentre la prima vittoria arriva nell’Aspria Cup di Milano, nelle qualificazioni. Riesce ad entrare nel tabellone principale di un Challenger a Orbetello, uscendo al primo turno. Prima vittoria in un torneo Futures Croatia F3 a Umago contro Andrej Martin. Agli Internazionali d’Italia di Roma 2012 sconfigge il nº 61 ATP Go Soeda ed esce al secondo turo. Si ripete a Umago ancora al torneo ITF al Futures Croatia F3. Vince poi il torneo Futures 2013 a Modena battendo proprio l’austriaco Dominic Thiem fino al Challenger a San Marino contro Filippo Volandri.

Esce al primo turno dello Slam degli Australian Open 2014 contro Rajeev Ram. Debutta poi con sconfitta in un Masters 1000 e non si qualifica né al Roland Garros né agli US Open. Dopo un 2014 così così, vince il Challenger di Torino 2015 contro Kimmer Coppejans. La sconfitta per 1-6, 4-6 nei quarti del Challenger di Mohammedia contro il nº 338 ATP Kamil Majchrzak viene giudicata sospetta e viene squalificato dal Coni. Nel 2016 batte Adrien Bossel per 6-3 7-5 nella Coppa Davis con la maglia dell’Italia.

Arriva una squalifica di 18 mesi e 40000 euro di multa a luglio 2016 per presunte scommesse, poi ridotto a 12 mesi. Vince il Futures Italy F5 2017 a Santa Margherita di Pula e il Challenger di Roma. Nel 2018 vince l’ATP 250 di Budapest partendo da ripescato lucky loser delle qualificazioni. E ora la prova più delicata della propria carriera, al Roland Garros.

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