E’ Roberta Pinotti la ‘nuova’ ministra della Difesa scelta per far parte del Governo Gentiloni, una nomina senza soluzione di continuità con il Governo Renzi, di cui Pinotti faceva pur parte. Si tratta di una conferma quasi scontata data la sua solida esperienza nel settore, riconosciutale anche dagli avversari. Considerata molto competente in un campo generalmente dominato dagli uomini, le viene riconosciuto anche un certo decisionismo intransigente tipico di chi sa gestire il potere.
Genovese, classe 1961, sposata e con due figli, Roberta Pinotti si è laureata in lettere e prima della carriera politica è stata insegnante alle superiori.
L’esordio in politica della senatrice del Partito Democratico (già nelle fila del PCI – PDS – DS) avviene negli anni ’90 con l’elezione a consigliere nella circoscrizione genovese di Sampierdarena, dal 1993 al 1997 ricopre il ruolo di assessore provinciale alla Scuola ed alle Politiche giovanili e sociali della provincia di Genova; dal 1997 al 1999 è assessore alle istituzioni scolastiche del Comune di Genova; dal 1999 al 2001 diventa segretaria provinciale a Genova.
In Parlamento dal 2001, presidente della Commissione Difesa della Camera nelle fila dell’Ulivo nel 2006, di lei si parlava già come un possibile ministro al momento della formazione del governo Letta, quando poi fu scelto Mario Mauro, e lei venne nominata sottosegretaria, la prima sottosegretaria donna al ministero della Difesa.
Nel 2008 la Pinotti viene rieletta al Senato e nel 2010 è eletta vicepresidente della Commissione Difesa del Senato; sempre nel 2008 viene insignita della Legione d’onore presso l’Ambasciata di Francia in Italia.
Nel 2012 la sua candidatura alle primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra a Genova non andò a buon fine, finendo al terzo posto dietro a Marco Doria e Marta Vincenzi.
Nel maggio 2013, da senatrice del PD, assume la carica di sottosegretario alla Difesa. Un anno dopo Matteo Renzi (ex scout come lei) l’ha scelta per inserirla nella sua squadra di governo ponendola a capo del ministero della Difesa.
Più di recente è stata al centro delle polemiche per la crescita della spesa militare, che negli ultimi due anni ha ripreso ad aumentare, dopo una battuta d’arresto sotto il governo Letta e nel primo anno di Renzi. E nel 2017 raggiungerà la vetta dei 23,4 miliardi di euro (+ 0,7 % rispetto al 2016). Significa che si spendono su questa voce 64 milioni di euro al giorno, 2,7 milioni all’ora, 45 mila euro al minuto.
[tabler] I MINISTRI | DEL GOVERNO | DI PAOLO GENTILONI
Esteri: Alfano | Interno: Minniti | Lavoro: Poletti
Economia: Padoan | Difesa: Pinotti | Giustizia: Orlando
Cultura: Franceschini | Salute: Lorenzin | Istruzione: Fedeli
Sviluppo Economico: Calenda | Agricoltura: Martina | Trasporti: Delrio
Ambiente: Galletti | Rapp. col Parlamento: Finocchiaro | Affari regionali: Costa
Semplificazione: Madia | Mezzogiorno: De Vincenti | Sport: Lotti
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Boschi | |
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