Il corpo di Maria Michelle Causo è stato trovato accanto ai cassonetti. La giovane andava a scuola nello stesso quartiere dove è stata ritrovata senza vita.
Un quartiere difficile, la scuola, gli amici. Chi era Maria Michelle Causo, la 17enne brutalmente assassinata e ritrovata stamani in un carrello della spesa a Roma, in via Stefano Borgia a Primavalle. Un caso dove i testimoni hanno rappresentato un elemento fondamentale nella ricostruzione degli eventi. Diversi giovani hanno riferito alcuni dettagli sul passato di Maria, ma anche sulle sue recenti abitudini, dalla conoscenza di un nuovo amico: indagato un coetaneo accusato di omicidio.
Il corpo di Maria Michelle Causo è stato ritrovato nella serata di mercoledì. A dare l’allarme un testimone, che aveva visto delle macchie di sangue su delle scale. Poi la segnalazione ai carabinieri, e il ritrovamento del corpo, accanto a dei cassonetti in via Stefano Borgia. Un omicidio alla luce del sole che non poteva che essere smascherato, una scelta che è sembrata folle e quasi improvvisata, quella di lasciare un cadavere in mezzo alla strada davanti agli occhi dei passanti.
Lo stesso testimone ha riferito di recente di aver visto un ragazzo, adesso arrestato con l’accusa di omicidio, fuori dalla sua abitazione con un sacco nero in mano. La scala era tutta sporca di sangue. “Sono passato sopra il sacco nero, era pesante, poi quando sono tornato a casa era ancora lì. Gli ho anche chiesto se gli serviva una mano“. Il vicino di casa ha chiesto cosa ci fosse in quel sacco, il giovane ha riferito che si trattava di pesce.
Subito insospettito l’uomo ha avvertito la polizia: “Ho subito chiamato la polizia” dice il vicino di casa del 17enne accusato di femminicidio, che in queste ore è stato sentito dai pm. La sua abitazione è stata perquisita e risulta in questo momento sotto sequestro.
Un caso controverso, visto che è ancora noto un movente, ne il rapporto tra il 17enne accusato e la giovane vittima. I due pare si fossero conosciuti da poco, come riferiscono alcuni amici. Una ragazza ha dichiarato alla stampa che Michelle si frequentava un ragazzo più grande, poi avrebbe conosciuto il 17enne. Sul caso sono infatti emersi diversi dettagli grazie alle testimonianze di persone vicine alla vittima.
Un amico di Maria l’ha descritta come una ragazza “un po’ agitata”, ma in fin dei conti una ragazza come tante altre, alla quale piaceva uscire e amava stare in compagnia, divertirsi con gli amici e che apprezzava anche gli attimi di studio. Per emanciparsi magari, uscire da un quartiere difficile e crescere. Un profilo Instagram scarno, probabilmente ne aveva anche un altro, con qualche foto insieme a un’amica e a una cugina. Foto sorridenti, tipiche dei ragazzi di quella età, di una adolescente.
Le indagini dovranno chiarire quali fossero i reali rapporti tra l’accusato di omicidio e la giovanissima vittima. Se si tratta di un amico, di un conoscente. Poi l’autopsia svelerà se la morte è avvenuta ieri, quando è stato trovato il corpo, o nei giorni precedenti. Maria Michelle è morta colpita da 6 coltellate, e tra le ipotesi c’è momento anche quella della lite. Si parla di una possibile gravidanza della giovane. Intanto gli amici, che hanno parlato in queste ore, sono ancora sotto choc, e brancolano nel buio. La gente del quartiere piange una ragazza che viveva quella comunità, seppur non si tratti di una zona facile, col sorriso.
Nessuno aveva invece mai visto il ragazzo adesso accusato di femminicidio. Uno dei vicini della 17enne ha descritto la vittima come una adolescente sempre sorridente, solare. Antonio Rana, il nome del vicino, ha detto di conoscere i genitori, e di aver saputo per caso dell’omicidio: “Nessuno nella zona conosceva il ragazzo fermato – originario dello Sri Lanka – per l’omicidio“.
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