Ecco chi sono gli eredi legittimi e quali sono i loro diritti. La legge si esprime in maniera molto chiara al riguardo.
Vi sveliamo tutto sugli eredi legittimi e in particolare sui diritti che hanno nella circostanza della successione e di fronte alla legge italiana.
Gli eredi legittimi sono quei soggetti che beneficiano dei beni di un soggetto che è deceduto. La legge italiana si è espressa in merito con l’articolo 565 del Codice Civile, nel quale ha definito le caratteristiche di questi eredi.
Tra gli eredi in questione figurano i parenti prossimi, quali il coniuge e i figli. Nel caso in cui il soggetto non abbia contratto matrimonio, l’eredità arriverebbe esclusivamente ai figli.
Se i figli mancano, beneficiano dell’eredità i genitori. Nel caso in cui non ci fossero né la prole né la madre e il padre, a quel punto subentrerebbero i fratelli.
Se ci sono questi ultimi, assieme alla madre e al padre, in mancanza di prole, l’eredità del soggetto defunto viene divisa tra questi soggetti: in particolare andrebbe il 50% dei benefici ai genitori e l’altro 50% ai fratelli.
Nel caso in cui mancassero coniuge, figli, genitori e fratelli, l’eredità andrebbe divisa equamente tra i genitori materni e paterni. Ora che vi abbiamo svelato quali sono considerati dalla legge “eredi legittimi”, vi riveliamo quali sono i loro diritti specifici.
Scoperto quali siano gli eredi legittimi secondo la legge italiana, vediamo ora di quali diritti godono. Innanzitutto, ciascuno di loro ha diritto a beneficiare per legge di una parte dell’eredità, chiamata “quota di legittima”.
Nel caso in cui l’erede sia unico, il problema non sussisterebbe. Se, invece, gli eredi sono vari, bisogna dividere l’eredità in base a quote stabilite dalla legge. In particolare
La parte che rimane dell’eredità è quella di cui ciascun soggetto può disporre in modo autonomo e attribuire per mezzo del testamento. Il testamento è un documento legittimo e legale, che si utilizza per dividere l’eredità alla morte del soggetto.
Non tutti lo sanno, ma a volte capita che le quote di legittima non si attribuiscano nella proporzione che vi abbiamo mostrato nell’elenco. Nel caso in cui ciò accadesse, il soggetto potrebbe far valere i propri diritti tramite l'”azione di riduzione”, che è un sistema previsto dalla nostra legge italiana e in particolare nell’articolo 553 e ss. c.c..
In quest’ultimo caso, il soggetto danneggiato dovrebbe attendere la sentenza di un Tribunale italiano. Nel caso in cui la sentenza avesse esito positivo per il soggetto, si dovrebbe procedere con la restituzione dei beni spettanti.
Ci sono delle volte, però, che ciò non è possibile: ad esempio, se una casa è ormai stata venduta. A quel punto, bisogna erogare al soggetto una cifra in denaro che sia equivalente al bene di cui non può più beneficiare e che però gli spettava di diritto.
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