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I politici italiani sembrano essere i primi in classifica nel cimentarsi nei rapporti sessuali a pagamento con i trans. Ad esserne sicuri sono i dati che derivano da un sondaggio condotto dal Movimento Italiano Transessuale in collaborazione con la trasmissione “KlausCondicio”. La ricerca statistica ha preso in considerazione i casi di prostituzione, dedicandosi soprattutto alle città in cui si concentra questa fetta di “mercato”. Gli esperti hanno fatto presente che il fenomeno è diffuso soprattutto in metropoli come Roma o Milano.
La ricerca della prostituzione transessuale è molto più ampia di quanto si possa pensare. Secondo i dati che sono emersi dal sondaggio, ad essere implicati sarebbero soprattutto i dirigenti politici che, essendo in trasferta nelle grandi città o capitandovi per impegni di vario genere, si ritrovano a cercare un passatempo rilassante.
I politici
Il sondaggio ha messo in evidenza come ministri, sindaci, consiglieri comunali e amministratori in generale siano in testa alla classifica di chi si concede la trasgressione transessuale. La percentuale per queste persone sarebbe del 17% di frequentazione assidua. A raccogliere il dato, che sembrerebbe certo, sono intervenuti più esperti, che hanno interrogato a questo proposito centinaia di trans, che esercitano la prostituzione. Si tratta essenzialmente di un fenomeno legato alle possibilità economiche, ma anche ad una preferenza che si tramuta in opportunità di contatto umano.
Non a caso molte delle prostitute hanno fatto presente come spesso il tutto si concluda con un racconto di vicende personali. Porpora Marcasciano, attivista Lgbt, scrittrice e sociologa, ha fatto presente che i nomi dei politici non verranno mai fuori, ma lascia chiaramente intendere che molti proverrebbero soprattutto dal Centro-Destra. Si creerebbe, quindi, il paradosso che coloro che sono molto più favorevoli alle leggi contro la prostituzione si rivelerebbero i più assidui frequentatori.
Gli altri frequentatori
Al secondo posto, con il 15,5%, come assidui frequentatori delle prostitute trans si collocano imprenditori industriali e banchieri. Seguono poi gli avvocati e i notai con il 13,6%. Poi è la volta dei medici (12,4%) e degli ingegneri e degli architetti, con il 10,2%. A metà classifica ci sono gli insegnanti e i dipendenti pubblici in generale, con l’8,5%. Poi ci sono gli artigiani e i commercianti (7,3%) e poi ancora gli autisti e i camionisti, con il 5,8%. A concludere la classifica gli operai, con l’1,2%.
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