Il monitoraggio mappa la presenza su social, web e televisioni dei principali esponenti dei partiti italiani fornendo un interessante quadro dei più attivi in questo inizio di campagna elettorale.
La ricerca è stata condotta da Sensemakers e Geca per la rivista mensile Prima comunicazione e fa riferimento al periodo che va dal 3 al 20 agosto.
Il calcolo che ha permesso di stilare la classifica che segue è tarato, per quel che concerne il mezzo televisivo, in base al tempo di intervento degli esponenti delle formazioni politiche sulle principali reti televisive italiane, ossia sostanzialmente il minutaggio che questi hanno avuto a disposizione per illustrare le proprie idee in vista del voto del 25 settembre.
Nell’ambito social a pesare sono state le interazioni che leader e uomini di partito hanno intrattenuto con la platea di frequentatori del web; in particolare questa classifica mostra una dinamica più polarizzata, con i primi tre classificati in grado di catalizzare la gran parte delle attenzioni, lasciando agli altri osservati ben poco traffico di informazioni e dibattito.
Questi, intanto, i podi delle due graduatorie: sugli schermi televisivi a primeggiare sono Carlo Calenda di Azione, Silvio Berlusconi di Forza Italia e Enrico Letta del Partito Democratico.
Invece la visibilità digitale più ampia va a Matteo Salvini della Lega, Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle.
Ponendo uno sguardo più attento alla classifica di Sensemakers e Geca, questa la graduatoria completa con le prime dieci posizioni.
Sulle reti televisive le voci più udite sono: Calenda (Azione), Berlusconi (Forza Italia) e Letta (PD) per la già citata vetta, seguono Matteo Salvini (Lega), Giuseppe Conte (M5S), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), Matteo Renzi (Italia Viva), Angelo Bonelli (Europa Verde), Antonio Tajani (FI) e Benedetto Della Vedova (+Europa).
Mentre si attestano tra i più interattivi e seguiti sui social media: Matteo Salvini (Lega), Giorgia Meloni (FdI), Giuseppe Conte (M5S), Gianluigi Paragone (Italexit), Carlo Calenda (Azione), Luca Zaia (Lega), Alessandro Di Battista (nessun partito), Silvia Sardone (Lega), Silvio Berlusconi (FI) e Vittorio Sgarbi (Rinascimento).
Come si nota la graduatoria web vede una platea più variegata e comprensiva di nomi, come quelli di Di Battista, Sgarbi e Paragone, non legati a partiti specifici o ai gruppi politici più influenti; inoltre, sempre nel secondo gruppo, è interessante soffermarsi sull’assenza di qualsivoglia esponente del Partito Democratico.
Per concludere, alcuni dati che circoscrivono i bacini d’influenza dei leader tra le varie piattaforme digitali. Facebook sarebbe il regno del capo politico 5S Conte, Salvini è il più seguito su Instagram, Calenda il più attenzionato di Twitter. Assente dal gradino più alto del podio Giorgia Meloni, che con il proprio seguito di interazioni si accaparra il secondo posto nei vari social network più noti ed usati. Tik Tok, social cinese, sembra poco sfruttato dai politici del Bel Paese, con l’eccezione di Conte e Salvini, praticamente onnipresenti sul web.
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