Si è tenuta ieri al MAXXI di Roma la premiazione dei Nastri d’argento 2023. A trionfare è stato Marco Bellocchio con Rapito. La pellicola del regista emiliano si è aggiudicata non solo il premio come Miglior film, ma anche quello per Miglior regista, Miglior attrice protagonista a Barbara Ronchi, Miglior attore non protagonista a Paolo Pierobon, e quelli per la Miglior sceneggiatura e il Miglior montaggio. Un vero trionfo per Bellocchio, che ha sbaragliato la concorrenza di Nanni Moretti e Gabriele Salvatores. Migliori attori, Luca Marinelli e Alessandro Borghi per le Otto montagne, già vincitore del David di Donatello, mentre Barbara Bobulova si è aggiudicata il premio per miglior interprete non protagonista in Il sol dell’avvenire.
Marco Bellocchio stravince l’edizione 2023 dei Nastri d’argento, conquistando non solo il premio per Miglior film e miglior regista, per Rapito, strappandolo dalle mani di Nanni Moretti e Gabriele Salvatores, ma anche quello per miglior attrice, miglior attore non protagonista, miglior sceneggiatura e miglior montaggio. La cerimonia di premiazione si è tenuta al MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo a Roma ieri 20 giugno, dopo che le candidature nelle varie categorie erano state annunciate lo scorso 1° giugno. A vincere, anche Alessandro Borghi e Luca Marinelli per Le otto montagne, film già premiato con il David di Donatello, e Barbara Bobulova per Il sol dell’avvenire, come miglior attrice non protagonista. Vittoria anche per Marco Mengoni, interprete di Caro amore lontanissimo, ritenuta la miglior canzone originale, colonna sonora della pellicola Il colibrì. L’artista non ha potuto ritirare il premio poiché impegnato nella prima tappa del suo tour a Padova.
Il regista piacentino, classe 1938, si aggiudica il premio come miglior film e miglior regista da parte del SNGCI, ovvero il Sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici, il premio italiano più antico in questo ambito. Il suo Rapito, basato sulla storia di Edgardo Mortara, si aggiudica anche il premio per miglior attrice protagonista, assegnato a Barbara Ronchi, e quello per miglior attore non protagonista a Paolo Pierobon, oltre ad altri due per sceneggiatura e montaggio.
Nulla da fare per Gabriele Salvatores con Il ritorno di Casanova e Nanni Moretti con Il sol dell’avvenire: quest’ultimo deve accontentarsi “solo” del premio come miglior attrice non protagonista a Barbara Bobulova. Premiato anche Marco Mengoni per la miglior canzone originale Caro amore lontanissimo di Il colibrì, che in qualche modo si è “rifatto” sulla collega Elodie vincitrice della miglior canzone originale ai David di Donatello con la sua Proiettili.
Migliori attori protagonisti, Luca Marinelli e Alessandro Borghi per Le otto montagne, già premiato ai David di Donatello. Giuseppe Fiorello vince invece nella categoria miglior regista esordiente con la pellicola Stranizza d’amuri, mentre Sydney Sibilia si aggiudica il Nastro per miglior commedia con il suo divertentissimo Mixed by Erry.
Il miglior soggetto va invece a L’immensità, pellicola con Penelope Cruz, già candidata sia alla Coppa Volpi che al David di Donatello, di Emanuele Crialese. Antonio Albanese vince il Nastro come miglior attore in una commedia per il ruolo in Grazie ragazzi, e lo stesso fa Pilar Fogliati per Romantiche.
L’ombra di Caravaggio di Michele Placido si aggiudica ben tre premi “tecnici”, ovvero miglior fotografia, scenografia e costumi, e Mixed by Erry viene premiato anche per fotografia e scenografia a pari merito, oltre che per la miglior casting director, Francesca Borromeo.
Infine, Alessandro Palmerini ottiene il Nastro per il miglior sonoro in presa diretta, mentre Colapesce e Dimartino vincono come miglior colonna sonora per La primavera della mia vita. Premiato come nastro d’argento dell’anno, La stranezza di Roberto Andò, pellicola con Toni Servillo e Ficarra e Picone.
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