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Chiara Ferragni, Fedez e la pubblicità occulta a Sanremo: parla l’AgCom

Continuano i guai per Fedez, ma questa volta a essere coinvolta è anche sua moglie, Chiara Ferragni. La coppia, infatti, è stata accusata di essersi servita eccessivamente di Instagram durante le varie serate del Festival e c’è chi parla di pubblicità occulta. A spiegare meglio cos’è accaduto ci ha pensato Massimiliano Capitaino, commissario AgCom (Garante delle comunicazioni) ed ex membro della Commissione di Vigilanza Rai in quota Lega.

Chiara Ferragni – Nanopress.it

Per Fedez questo pare non essere proprio un ottimo periodo: il suo comportamento a Sanremo ha sollevato un polverone immenso, che ha praticamente invaso tutta la sua vita, anche quella privata. La moglie, Chiara Ferragni, pare non volergli più rivolgere la parola, ma in questo momento la (ex?) coppia ha problemi più seri: entrambi sono stati coinvolti in un caso di pubblicità occulta che riguarda la Rai e Instagram.

Fedez e Chiara Ferragni nella bufera per colpa di Instagram

Dopo Sanremo sembra iniziato il gioco “chi colpisce di più Fedez vince”. In ordine cronologico si sono scagliati – in sei giorni, quindi meno di una settimana – contro di lui sua moglie, Chiara Ferragni, che pare non volerne più sapere di lui, il “trio del buon senso”, formato da Jacopo Coghe della Onlus Pro Vita & Famiglia, l’ex Ministro della Famiglia Carlo Giovanardi e l’avvocato Valerio Cianciulli, che ha presentato un esposto alla procura di Sanremo, con l’appoggio dell’avvocato Luca Ghelfi, che a sua volta si sarebbe appellato a due articoli del codice penale, il 527, inerente agli atti osceni in luogo pubblico e il 529, ad atti e oggetti osceni (se vuoi saperne di più, clicca qui) e adesso anche AgCom. Non menzioniamo il Codacons, perché non si è espresso pubblicamente, ma sappiamo tutti che l’associazione sta al rapper come Lorella Cuccarini sta a Heather Parisi: anche se ogni tanto fingono di essere amici (ma neanche troppo), in realtà si stanno sulle scatole a vicenda. Punto.

Le note, però, si fanno sempre più dolenti e ormai quando si parla di Fedez sembrano scrivere una melodia dai toni cupi e basta. Sì, perché non finisce qui: c’è anche l’Instagram-gate che incombe sulla sua testa. Attenzione: questa volta però c’è un nesso anche con la moglie (non come nel caso della droga introdotto da Giovanardi, che su IlGiornale ha accusato la povera Ferragni di aver inneggiato alla droga libera, quando il realtà sono stati il marito e J-Ax ad averlo fatto).

Il problema è in sostanza l’uso spropositato di Instagram durante Sanremo. Già durante la kermesse, molti organi di stampa avevano sollevato il problema e le loro voci sono state talmente forti da arrivare prontamente anche al consiglio d’amministrazione. Quest’ultimo a sua volta ha chiesto spiegazioni alla governance rispetto ad alcune scelte e si è formato un telefono senza fili e senza fine.

A quel punto i consiglieri, che avevano tenuto gli occhi sempre ben aperti, hanno posto un quesito: quanto hanno guadagnato i Ferragnez (e anche Amadeus grazie al nuovo profilo) in termini di visibilità social grazie al Festival? Bella domanda: probabilmente nessuno dei tre aveva bisogno di Sanremo per diventare popolare su Instagram, ma sicuramente un evento di una risonanza tale ha dato una bella spinta a tutti loro (basta guardare la crescita dei loro followers per rendersene conto).

Alla luce dei guadagni potenziali, però, la domanda è: perché nessuno ha pensato a un accordo commerciale con Instagram? A questa però ne segue un’altra: esistono i margini per parlare di un caso di pubblicità occulta?

La situazione oggi pare essere questa: il Consiglio di amministrazione ha chiesto di poter visionare i contratti stipulati con Chiara Ferragni e Fedez, per poter trovare eventuali cavilli a cui appigliarsi tecnicamente (mentre ufficialmente il motivo è poter rilevare la presenza di eventuali accordi con Instagram).

A questo si aggiunge un ulteriore problema: a seguire la coppia (forse ormai ex coppia però) per tutta la settimana di Sanremo è stata anche una troupe Amazon-Banijay, verosimilmente in vista della seconda stagione della serie The Ferragnez. A quanto pare, entrambi hanno deciso di cedere i loro diritti d’immagine solo parzialmente, tanto è vero che nel Dietrofestival – lo speciale andato in onda domenica 12 febbraio, al termine cioè della kermesse – di loro non c’è stata neanche l’ombra. Sono scelte personali, certo, ma quanto ha penalizzato la Rai la loro assenza? Chi può dirlo.

La certezza, però, è che Riccardo Laganà, consigliere d’amministrazione, parlando con Fanpage.it, ha esplicitamente detto: “Ho chiesto di ristabilire un presidio editoriale sulla prossima edizione del Festival di Sanremo, perché per come è stata gestita quella attuale, qualcosa è evidentemente sfuggito di mano”. Il festival, cioè, sarebbe stato “schiacciato tra due poli ingombranti, la direzione artistica molto presente e pervasiva e quello Ferragni-Fedez”. In effetti non si può dire che la coppia non sia stata protagonista assoluta praticamente di quasi tutte le serate della kermesse.

Detto ciò, il nodo da sciogliere è questo: i social – tutti, nessuno escluso – fanno parte ormai della vita quotidiana di (quasi) tutta la popolazione italiana e questo li rende necessari a margine di ogni evento. A margine, però, appunto. Nessuno di loro dovrebbe invadere un Festival al punto da diventarne protagonista assoluto e non personaggio secondario. Nessuno. Eppure è quello che è accaduto con Instagram a Sanremo: è entrato a piè pari nella narrazione, inserendosi con forza e fermezza addirittura nella scaletta e diventando quindi parte del programma e non un mezzo attraverso cui raccontarlo, come sarebbe dovuto essere. La colpa di tutto questo è di Chiara Ferragni e Fedez, è chiaro (ma anche di Amadeus che si è prestato al “gioco”).

Questo pone a sua volta un ulteriore problema, relativo al trattamento e all’agevolazione di acquisizione di dati da parte di una piattaforma terza, che fa luce anche sul vuoto normativo nella policy Rai, che non è capace, a quanto pare, di evitare conflitti di interesse.

Per discolparsi in qualche modo, in ogni caso, Meta, parlando con Fanpage.it, ha dichiarato: “Da parte di Meta non c’erano accordi commerciali con la Rai, così come non c’erano accordi commerciali con Chiara Ferragni”. Nessun accordo, quindi, nessun contratto, nulla di nulla.

Ad AgCom (l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), però, questo non basta, soprattutto considerando che ci sono alcune domande che ad oggi non hanno ancora trovato una risposta. Ad esempio, perché a Sanremo si è parlato solo di Instagram, quando di social ne esistono tantissimi (pensiamo al caso di TikTok che di recente sta spopolando soprattutto tra i giovani e che sarebbe potuto quindi essere un mezzo per avvicinare anche adolescenti e ventenni al Festival, alla luce anche della presenza di artisti quasi loro coetanei)? Perché le dirette sono partite dal profilo di Amadeus e non da quello ufficiale Rai? Perché i brand hanno sborsato cifre anche molto alte per farsi pubblicità, mentre questo social ha fatto praticamente da sponsor gratuitamente (perché, di fatto, è stato presente esattamente quanto gli sponsor veri)?

Chiara Ferragni – Nanopress.it

Ha cercato di dare una risposta a questi quesiti Massimiliano Capitaino, commissario AgCom (Garante delle comunicazioni) ed ex membro della Commissione di Vigilanza Rai in quota Lega.

Le dichiarazioni di AgCom

AgCom si è interessata al caso Ferragni-Fedez, che possiamo soprannominare anche Instagram-gate e sta giocando un ruolo attivo nella vicenda. A quanto ha affermato Massimiliano Capitaino, infatti: “ad AgCom sono arrivati parecchi esposti per questo Festival di Sanremo. Da questi bisognerà valutare se è il caso di aprire un fascicolo”.

Per cercare di capire come muoversi, mercoledì 22 febbraio il consiglio di AgCom si riunirà e cercherà di sciogliere due nodi: il primo riguarda la pubblicità occulta e il secondo “la violazione delle norme sulla tutela dei minori per alcuni episodi che sono stati trasmessi”. Indovinate a cosa si riferisce l’Autorità con questo punto? A Blanco, che ha devastato letteralmente il palco dell’Ariston – che secondo Capitaino era stata concordata a priori – e che potrebbe portare però i giovani a emulare il cantante e al bacio tra Fedez e Rosa Chemical, cioè più precisamente alla “simulazione di un rapporto sessuale tra un ospite in platea e uno dei cantanti in gara”. Al netto di ogni considerazione, in entrambi i casi, se dovessero esserci ovviamente gli estremi per procedere, “bisognerà capire se fare un richiamo o una sanzione”.

Per AgCom comunque il punto più importante da valutare per il caso Instagram riguarda il rapporto tra tv e utente, che “deve essere chiaro e trasparente”. In sostanza “se c’è un accordo tra Instagram e Chiara Ferragni è stato violato il patto tra azienda pubblica e utente. Di fatto è stata un’autopromozione che invitava gli spettatori a seguire dei profili”.

Diverso sarebbe stato il caso in cui l’imprenditrice digitale avesse usato i profili ufficiali della Rai, che sono ben diversi da quelli privati, perché è ovvio che un’azienda voglia invitare i suoi followers a guardare i suoi programmi sui suoi social (sarebbe strano il contrario in effetti). In questo caso, invece, le pagine Instragram dei Ferragnez e di Amadeus sono diventati in pratica dei veri e propri business, com’è sempre stato nel caso dei due coniugi, certo, ma questa volta si sono serviti di un Festival di questa portata ed è qui l’inghippo.

Se comunque alla fine le accuse dovessero rivelarsi reali e si parlasse quindi di pubblicità occulta, AgCom potrebbe applicare, da regolamento, sanzioni da 10.329 a 258.228 euro. Certo, per tutti e tre non sarebbe un grande problema sborsare questa cifra, visti i loro guadagni abituali, ma il danno in termini in immagine sarebbe di grande portata.

Forse Chiara Ferragni e Fedez, con il senno di poi, guardando tutto quello che è accaduto nell’arco di meno di una settimana, sarebbero restati molto volentieri a casa loro a guardare Sanremo dal divano.

Anna Gaia Cavallo

Mi chiamo Anna Gaia Cavallo, ho 30 anni, sono nata a Salerno e lì ho vissuto fino ai miei 18 anni. Poi il viaggio verso Siena per l'università, la laurea in economia e gestione d'impresa e poi il ritorno nella mia città natale. Qui, dopo un anno di lavoro nel settore economico, ho capito che non era questa la strada giusta per me e ho deciso di seguire quella che era sempre stata la mia più grande passione fin da piccola: la scrittura. A quel punto ho lasciato tutto quello che avevo costruito nei sei anni precedenti e ho intrapreso un altro percorso, quello che mi ha portato a diventare giornalista. Iscritta all'albo dei pubblicisti della Campania dal 2019, dopo aver attraversato diversi mondi, sono approdata sul pianeta Nanopress nel 2022 come editor e qui amo occuparmi di cronaca e attualità, ma quando mi capita di scrivere di musica raggiungo il massimo del piacere.

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